Tutto pronto per il suono della prima campanella anche nelle scuole di Bagni di Lucca, ma i disagi sul trasporto pubblico sono già alle porte. Dal 16 settembre al 27 settembre, durante l’orario provvisorio, alcune frazioni non saranno coperte dal servizio bus per il rientro a casa (leggi qui). Sulla questo è intervenuto Paolo Simoncini del gruppo extraconsiliare Sinistra per Bagni di Lucca: “Quest’anno i disagi sul trasporto iniziano prima della scuola. Mancano gli insegnanti, ci sono lezioni ad orario ridotto e le famiglie sono costrette a improvvisare soluzioni dell’ultimo minuto perché vengono avvertite in colpevole ritardo. Eppure non è una novità imprevedibile che a metà settembre ci sia la scuola. È così difficile far partire regolarmente anche i servizi?”.

“Ecco la prima assurdità: acquisti il mensile e passi da fessacchiotto – prosegue Simoncini -. Prima lo compri perché sei una persona onesta, vuoi pagare il biglietto e fai un piccolo sacrifico per risparmiare pochi euro. Poi scopri che hanno dimezzato il servizio. La stessa cosa succederà a giugno e nel giochino ti hanno fregato due mesi di abbonamento. Va detto che per cercare di minimizzare la criticità della non corrispondenza iniziale tra gli orari delle lezioni e quelli del pullman l’istituto comprensivo di Bagni di Lucca ha attivato un servizio di sorveglianza degli alunni su richiesta. Era il minimo sindacale. Infatti il punto non è dare la colpa a qualcuno ma cercare di arrivare finalmente al risultato che dovrebbe essere un’ovvietà: il suono della campanella coincide con la partenza di tutti i servizi. La seconda parte della riflessione riguarda i prezzi e le azioni politiche d’intervento. Guardiamoci intorno per capire cosa fanno gli altri. Tutti i Comuni dell’Unione della Mediavalle hanno previsto agevolazioni su base locale. Nell’ultimo anno il costo dell’abbonamento è lievitato in maniera inaccettabile ma a Bagni di Lucca, con la scusa che le casse comunali piangono, la discussione non comincia neanche e si chiude lì. Pescaglia per esempio ha fatto una battaglia importante per coprire gli aumenti coi propri fondi, evidenziando addirittura le ragioni a livello governativo. Borgo a Mozzano sta cercando di azzerare il pagamento della mensa: gratis al primo anno di materna e di elementare. Gallicano, a conferma che l’interesse non è solo una questione partitica, propone notevoli vantaggi per i residenti sull’iscrizione agli asili. Bagni di Lucca? Niente, qui non ne parliamo proprio. Si litiga su tutto ma sembra quasi che i problemi seri ci scivolino addosso. La sinistra per l’ennesima volta e per l’ennesimo anno scolastico insiste sull’argomento. Lanciamo l’appello affinché il Comune smetta di utilizzare i canali istituzionali, compreso il profilo Facebook, solo per scannarsi con gli altri schieramenti o per promuovere festini di nostalgia del passato. Chiediamo al contrario di usare questi importanti sistemi di comunicazione per le informazioni di attualità che competono a un serio ente pubblico: manuali per l’ottenimento degli sgravi, delucidazioni sulle tariffe agevolate della Regione, possibilità di attingere allo sconto su libri di testo, abbonamenti del bus, mensa. L’Isee peraltro non è un indicatore ottimale di riferimento perché col precariato dilagante e con la situazione economica attuale rischia di lasciare indietro specificità che invece meritano attenzione e sostegno. Perciò servirebbe una politica comunale appropriata, per mettere finalmente al centro queste tematiche che come sinistra poniamo all’attenzione di tutti i soggetti coinvolti. Qui al massimo si fa la carità per lavarsi un po’ la coscienza. La carità è una bella cosa ma i diritti sono quell’elemento più forte che servirebbe proprio per non ricorrere alla dimensione dell’elemosina, visto che l’istruzione non è un regalo ma, appunto, un diritto. Per evitare fraintendimenti – conclude – concludiamo l’articolo sottolineando che non è un’esclusiva dell’attuale amministrazione: di questa roba a Bagni di Lucca non se n’è mai occupato nessuno”.