L’Alternativa, nuova formazione politica a Bagni di Lucca

Fiorenzo Recchia presenta la sua autocandidatura a sindaco: "Il paese ha un potenziale enorme"

Una nuova formazione politica per le prossime amministrative di Bagni di Lucca. Si chiamerà ‘L’Alternativa’ e sarà animata da Fiorenzo Recchia, emigrante di ritorno.

“Quasi nove mesi fa – dice Recchia – dopo 30 anni di assenza e una vita all’estero feci ritorno a Bagni di Lucca con una valigia piena di vestiti, una borsa col computer portatile, lo smartphone e 1000 euro in tasca. La prima cosa che mi colpì fu il deserto al posto dell’oasi di felicità che avevo lasciato: negozi vuoti, niente manutenzione e un assenza di persone per strada. Ora, in barba al Covid e ad altre difficoltà oggettive, sono riuscito a rifarmi una vita nuova nel posto più bello del mondo, anche grazie alla magnifica accoglienza che mi hanno riservato i miei concittadini. Però le difficolta rimangono e, come hanno dimostrato le ultime elezioni, la vecchia politica esaspera tutto. Viene creato un clima da tifo da stadio per coprire i fallimenti, così ci litighiamo tra noi, invece di collaborare per costruire qualcosa insieme”.

“Eppure Bagni di Lucca – dice Recchia – ha un potenziale enorme, mai sfruttato sia per semplice faciloneria che per incompetenza, che per mancanza di lungimiranza (o visione strategica come si dice nel mio business). Per quello ho deciso di candidarmi alle prossime amministrative come sindaco di Bagni di Lucca con una lista chiamata l’Alternativa. Una lista apolitica e apartitica che invece di fare i soliti giochetti si occuperà del rilancio del nostro comune. Le difficoltà sono grandi, ma a quello ci sono abituato”.

Bagni di Lucca può vivere di turismo – spiega in sintesi il programma – abbiamo tutto ciò che vogliono visitatori dal Nord Europa: tranquillità, paesaggi, cultura, gastronomia. Ma non sanno che esistiamo. Noi bisogna fare promozone mirata, e i turisti verranno rilanciando la nostra economia. Bagni di Lucca ha bisogno di soldi: ci vuole una squadra dedicata a ricercare bandi e fondi provinciali, regionali, statali ed europei. Chi meglio di una persona che parla 5 lingue e conosce la mentalità del Nord per rapprentarci a Bruxelles? Bagni di Lucca ha bisogno di digitalizzazione: cosi i giovani potranno restare qui invece di seguire il loro lavoro; inoltre lavorando da casa le persone avranno più tempo per le loro famiglie. Bagni di Lucca è un posto di cultura: con fondi (supra)nazionali e sponsorizzazioni si istituirà un fondo per la cultura destinato a valorizzare la nostra storia e le nostre tradizioni. Bagni di Lucca deve essere ecologica: il nostro paesaggio è il nostro tesoretto, valorizziamolo. Io vede bene un industria di recycling e pannelli fotovoltaici. Bagni di Lucca è il comune montano più esteso d’Italia: difficile da amminstrare ma perché non si fa delle partnership tra comune e comunità dove ciascuno fa il suo? Brandeglio e Crasciana stanno già dando il buon esempio”.

“Lo so che agli italiani – conclude – piace tenere la barca pari, ma non ce lo possiamo più permettere perché la barca di Bagni di Lucca sta affondando. Per quello ci vuole una ventata d’aria fresca, e quella la porterà l’Alternativa“.

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