Chiude l’info point a Bagni di Lucca, la dipendente licenziata attacca l’amministrazione: “Hanno fatto di tutto affinché l’ufficio non funzionasse”

Taglio dei fondi del comune destinati annualmente alla Pro Loco, chiude l’info point di Bagni di Lucca. Una decisione annunciata a malincuore dalla stessa associazione (leggi qui), costretta anche al licenziamento dell’unica dipendente: Veronica Minghinelli. Sette anni trascorsi a lavorare per il bene di Bagni di Lucca: Veronica venne assunta nel 2012 occupandosi di accoglienza, manifestazioni, eventi, promozione delle locandine, manifesti e tanto altro. Ma poi le cose sono cambiate: “Con il sindaco Michelini – racconta – i servizi dell’ufficio sono spariti progressivamente. D’un tratto nei discorsi dei politici di maggioranza è diventato ‘sbagliato’ il mio posto di lavoro”.

“Ecco come stanno le cose dell’info point – spiega Veronica dando la sua versione dei fatti – Nel 2012 vengo assunta e inizio a lavorare circa 30 ore a settimana. Poi arriva la stagione estiva e mi mettono full time. Faccio tutte le domeniche, i ponti, i prefestivi. I primi anni abbiamo registrato anche 1700 utenti mensili (conteggiavamo solo gli adulti). Prevalentemente erano stranieri ma non mancavano i turisti italiani. In inverno invece si teneva aperto poche ore perché ovviamente c’era minore affluenza. Per tutta l’amministrazione Betti, oltre all’accoglienza, mi sono occupata di manifestazioni, eventi, promozione delle locandine e dei manifesti. Il servizio affissioni ci venne poi affidato nel 2016 e oltre ai turisti veniva lì chiunque volesse pubblicizzare un’iniziativa per avere la timbratura. Occasione perfetta per parlare di come organizzarsi al meglio con le realtà associative”.
Con l’amministrazione Michelini tuttavia sostiene la dipendente licenziata qualcosa è cambiato: “Poi sono rimasta incinta, colpa delle colpe – prosegue Veronica nel suo racconto – Nel frattempo è subentrato Paolo Michelini come sindaco. I servizi dell’ufficio sono spariti progressivamente. D’un tratto nei discorsi dei politici di maggioranza è diventato ‘sbagliato’ il mio posto di lavoro. Sembrava che andassi a rubare anziché a lavorare. Al mio rientro sono stata obbligata a dimezzare le ore e conseguentemente la paga. Senza lamentarmi, ben consapevole che per me contava di più Bagni di Lucca, sono andata avanti lo stesso. Dell’amministrazione Michelini in ufficio non si è mai visto nessuno. Passavano di lì davanti senza nemmeno salutare. Non rispondevano alle email di lavoro e facevano problemi su tutto, pure se annunciavi di aver trovato un pullman con 50 turisti stranieri che aveva piacere di visitare un immobile. Ho faticato per far accedere 10 minuti i gruppi di turisti al teatro, al casinò e per avere perfino un parcheggio per pullman (ovviamente senza cartello perché si vede che l’InfoPoint non era degno di attenzioni). Sembrava di dare fastidio all’amministrazione. Durante questo mandato ho ricevuto perfino una lettera raccomandata dove, con la minaccia del licenziamento, mi si vietata di fare pubblicità agli eventi utilizzando i canali social tramite i quali i turisti prenotavano le visite a Bagni”.
“Comprendo benissimo che sembrerà strano ma è molto semplice – è convinta Veronica – non volevano che l’ufficio funzionasse. Fate conto che ultimamente non andava nessuno dei 2 computer dell’internet point, touch screen sulla porta staccato, materiale inesistente, non sostituivano nemmeno le lampadine e accoglievo i turisti al buio”.
La popolazione, appresa con sorpresa la notizia della chiusura dell’info point, è sul piede di guerra. In queste ore si stanno moltiplicando i messaggi di protesta anche sui social. Tanti i messaggi per Veronica: “Mi dispiace per te e per Bagni di Lucca – si legge in uno dei tanti commenti dei cittadini – grazie per l’ottimo lavoro svolto fino a qui”. E poi ancora “ti auguro di cuore di trovare un lavoro degno dove tu possa esprimere tutte le tue capacita come meriti”.
Dopo la replica del Comune (Leggi qui) Veronica rincara la dose: “Dalla replica del Comune I’InfoPoint sembra un ufficio abusivo sconosciuto alle carte, praticamente un fantasma. Eppure è in pieno centro, proprio lì accanto alla porta dove gli amministratori entrano tutte le mattine, Sindaco Paolo Michelini compreso. Sull’insegna, come si vede chiaramente dalla foto, c’è il logo ufficiale del Comune di Bagni di Lucca. Lavoriamo su computer, attrezzature e mobilio del Comune con tanto di codice identificativo. Il numero di telefono è sul centralino interno e su tutte le piattaforme istituzionali. La questione è proprio che finora hanno fatto finta che non esistesse, fregandosene altamente dell’accoglienza dei turisti. Invece avrebbero dovuto collaborarci tutte le mattine per ogni evento, manifestazione e iniziativa. Sempre dalle poche parole della replica si riconferma questo atteggiamento a considerare il posto di lavoro come un ingombro anziché come un servizio in più per la collettività. Abbiamo capito bene che i servizi e gli uffici aperti per il sindaco Michelini sono un problema. I cittadini e i turisti, è sotto gli occhi di tutti, la pensano diversamente. Ma il peggio della replica è che non c’è nemmeno una parola di dispiacere per il licenziamento causato da queste scelte assurde. E non c’è nemmeno una parola per il turismo”.

 

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