Tereglio, strade ripulite grazie alla passeggiata ecologica foto

Un altro successo per 'Ri-puliamo in compagnia', iniziativa della Pro Loco di Coreglia

Un’altra giornata nel segno della pulizia del territorio. Ieri (21 giugno) nel comune di Coreglia Antelminelli è andata in scena un’altra passeggiata ecologica, Ri-puliamo in compagnia, giornata dedicata alla pulizia e alla percorrenza dell’itinerario storico e culturale di un tratto della via ducale Lucca-Modena con visita del borgo medievale.

“Nella giornata di ieri, la Pro Loco di Coreglia aveva dato appuntamento a Tereglio agli amici cultori dell’ambiente e della preservazione del patrimonio locale – il racconto della Pro Loco -. Alle 8,30, al ristorante Da Michele, si sono radunati gli appassionati che amano portare ordine e pulizia sugli itinerari culturali del territorio. Il percorso ha voluto riportare all’attenzione generale le bellezze storiche e architettoniche di Tereglio, ma soprattutto per dare risalto allo stato di completo abbandono della Dogana, oggi così ingiustamente dimenticata e che ha un valore inestimabile per la storia del nostro territorio”.

“La Dogana, locanda e posta, fu costruita nel 1823 per volere dei parmensi e della Duchessa Maria Luisa per far attraversare le carrozze, lungo il passo del Giovo, e regolare così lo scambio di merci tra l’Emilia e Lucca, funzionando anche da mercato. Nell’evento di ieri – proseguono -, i partecipanti hanno toccato varie punti storici come il Fortino di Porta Mezzana, i portali cinquecenteschi, la Dogana e Casa Giannini che, nel diciannovesimo secolo, in occasione della costruzione della via di Foce di Giovo, voluta dalla Duchessa Maria Luisa di Borbone, ospitò, tra letterati e scienziati, la stessa Duchessa. La manifestazione si è conclusa alla chiesa parrocchiale. La costruzione della chiesa di Santa Maria Assunta si fa risalire al tredicesimo secolo, ma nei secoli successivi fu ampliata con la costruzione del braccio di crociera”.

Gli animatori di Ri-Puliamo danno appuntamento al prossimo evento, questa volta prettamente ambientale, lungo un tracciato sulla riva del fiume Serchio tra Calavorno e Piano di Coreglia. La parola d’ordine è riprendere possesso del fiume dove fino agli anni sessanta le famiglie organizzavano le domenicali scampagnate.

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