In fiamme 150 ettari di bosco sul monte Matanna foto

In azione due Canadair, l'elicottero della Regione e i mezzi dell'Aib. Dopo una giornata di lavoro l'incendio è stato spento nella zona de La Parte, nel Comune di Pescaglia

La siccità, anche d’inverno, può provocare danni e disagi nei boschi. Il rischio incendio è infatti sempre dietro l’angolo. Lo dimostra il rogo scoppiato dalla serata di ieri (12 febbraio) alle pendici del monte Matanna, tra il territorio del comune di Pescaglia e quello di Stazzema, fortunatamente sotto controllo fin dal tardo pomeriggio.

Durante la notte, data la natura impervia della zona, era stato possibile effettuare solo osservazioni e manovre per il contenimento delle fiamme. Dalla mattina di oggi (13 febbraio) sono intervenute a terra 4 squadre di operatori dell’Unione dei comuni della Mediavalle, coordinati da due direttori delle operazioni del Sistema regionale antincendio. Sul posto è intervenuto un elicottero della flotta regionale che ha effettuato numerosi “sganci”. Nelle ultime ore ad affiancare l’elicottero si sono aggiunti anche due Canadair. Le fiamme, sospinte da una brezza sostenuta, si sono spostate in direzione del monte Piglione, bruciando prati a pascolo e boschi radi in quota.

Dopo una giornata di intenso lavoro per le squadre di intervento l’incendio è stato spento nella zona de La Parte, nel Comune di Pescaglia. “Grazie a quanti sono adoperati per evitare danni ben peggiori”, ha dichiarato il sindaco Andrea Bonfanti. Nel tardo pomeriggio l’intero fronte di fuoco è stato domato, mentre sono proseguite le operazioni di bonifica con 4 squadre e altro personale per l’osservazione a distanza con l’obiettivo di segnalare eventuali nuovo focolai.

L’incendio, assai esteso, ha coinvolto 150 ettari di superficie. “Il forte vento e il freddo della settimana passata hanno asciugato terreno e vegetazione alzando il rischio incendio su tutto il territorio regionale – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani -. Raccomando la massima attenzione nell’esecuzione degli abbruciamenti agricoli”.

 

Le foto dei Canadair in azione (di Matteo Moriconi) 

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