Metalmeccanici, doppio presidio a Lucca: “Troppe le criticità del settore, vogliamo certezze”

Una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali è stata accolta in Confindustria e prefettura. Oggi lo sciopero di quattro ore

Quattro ore di sciopero a fine turno. Anche i metalmeccanici della lucchesia aderiscono alla mobilitazione nazionale indetta da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per oggi (7 luglio).

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Ma già da questa mattina, insieme ai rappresentanti delle sigle sindacali, i lavoratori hanno allestito un doppio presidio, prima davanti alla sede di Confindustria Toscana nord, poi in Cortile degli Svizzeri di fronte alla prefettura. In entrambi i casi una piccola delegazione è stata accolta ‘nei palazzi’ per esporre le ragioni della protesta e chiedere rassicurazioni sul futuro, e un’apertura a un confronto costante sia per la tutela dei posti di lavori, sia per non perdere le risorse del Pnrr.

“Molti sono i punti in comune con il documento di Fim, Fiom e Uilm nazionali che trovano riscontro sul nostro territorio, che se non vive di crisi straordinarie, soffre comunque di problemi che perdurano nel tempo e che accomunano i lavoratori e le imprese di settori strategici per la sopravvivenza dell’industria – hanno spiegato il segretario generale Fiom Cgil Lucca Nicola Riva, il segretario Uilm Uil area nord Toscana Giacomo Saisi e Michele Folloni della Fim Cisl Toscana Nord -. Tra questi il settore della metallurgia che vede con Kme di fornaci di Barga una delle imprese di valore internazionale nella produzione di laminati in rame, che vengono utilizzati in larga parte nell’ambito della componentistica e dell’automotive, settori che da anni insieme quindi a Kme vivono profonde ristrutturazioni per le aggregazioni dei marchi dei produttori e la relativa concentrazione della produzione delle automobili in Paesi europei che non sono però l’Italia, a questo si somma la transizione verso l’auto elettrica con ulteriori possibili ripercussioni per la riduzione della componente rame nel fabbisogno produttivo, c’è quindi da tenere occhi e orecchie ben aperti se, come ci è stato rappresentato poche settimane fa, proseguirà l’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche nei prossimi mesi”.

“Al tempo stesso la mancanza di politiche di sviluppo e di indirizzo da parte di chi ci governa da troppi anni a questa parte, finanche le idee o i progetti per utilizzare i fondi del Pnrr per garantire opportunità di sviluppo o rilancio delle industrie e dei settori strategici per il sistema Paese, richiedono un confronto con le parti sociali che stenta ad essere avviato, mentre le crisi aziendali e i relativi tavoli restano aperti senza soluzione per decine di migliaia di lavoratori coinvolti – proseguono -. Sempre a livello locale, non possiamo non rappresentare le problematiche del settore della cantieristica da diporto della nostra Versilia, dove di fronte a una crescita esponenziale del settore, le velleità e il protagonismo dell’amministrazione locale stanno di fatto bloccando lo sviluppo della portualità e dell’occupazione, quando la necessità sarebbe invece di iniziative atte a garantire la certezza dei diritti per i lavoratori dei troppi appalti nell’assenza di controlli fattivi su sicurezza e rispetto dei contratti di lavoro”.

“Segna poi il punto il problema degli appalti pubblici, dove si attuano, contrariamente alle previsioni di legge e della clausola sociale prevista anche dai contratti, azioni di coercizione affinché i lavoratori firmino pena con i cambi di appalto non essere riassunti dal subentrante, l’ultimo caso è quello dell’ospedale Versilia dove per una commessa di 123 milioni, è in essere un contenzioso arrivato fino all’unità di crisi della Regione Toscana, perché gli aggiudicatari non intendono riassumere tutto il personale, trasferirlo in altre sedi e nemmeno con le stesse condizioni retributive. In questo contesto dove rivendichiamo il rispetto di legge e contratto l’atteggiamento della Asl risulta incomprensibile – concludono -. Ci sono quindi molti punti su cui riflettere anche nel nostro territorio di cui abbiamo voluto chiedere l’interessamento delle autorità, al fine di tramettere al Governo le istanze dei metalmeccanici”.

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