“Si parla nuovamente della riapertura della cave alla Focolaccia, questione ormai del tutto inaccettabile in una nazione che ha appena istituito il ministero della transizione ecologica e che dovrebbe pensare, invece, a predisporre un progetto serio di riconversione ecologica ed economica di questo prezioso territorio che potrebbe fruttare più posti di lavoro di quanti ne genera la cava. Ben consci di tutto questo, lanciamo la sfida al ministro Cingolani e al presidente Giani, indirizzando loro la nostra petizione”.

Così, in una nota, il commissario straordinario e il sub-commissario di Europa Verde in Toscana, Francesco Alemanni ed Eros Tetti, che proseguono: “Stiamo parlando di una cava a 1600 metri di altezza sullo skyline delle Alpi Apuane, in una zona a protezione speciale facente parte della rete Natura 2000, principale strumento della politica dell’Ue per la conservazione della biodiversità. La zona si trova, inoltre, in corrispondenza di condotti carsici che alimentano alcune delle falde acquifere tra le più importanti del centro Italia e ovviamente siamo all’interno del Parco regionale delle Alpi Apuane e geoparco mondiale Unesco”.

“Siamo convinti della necessità di trasformare e valorizzare questo territorio, pertanto chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il quale era giunto alla stessa conclusione, insieme al presidente del parco Alberto Putamorsi per quanto riguarda le cave del Pizzo D’Uccello. Oggi, – concludono Alemanni e Tetti, –  grazie anche ai fondi del Next Generation Eu, potremmo innescare quella riconversione tanto necessaria per salvaguardare il parco delle Alpi Apuane e liberarlo dalla monocultura del marmo che crea economie malate e devastazioni irreversibili, sia dal punto di vista ambientale che socio politico”.