Forza Italia, Marchetti nuovo vice coordinatore regionale: “In Valle si superino i personalismi”

La squadra si prepara ai prossimi appuntamenti elettorali: "Dobbiamo andare oltre alle bandiere di partito"

Andare oltre ai personalismi e, in assenza di un accordo sul candidato, guardare al di fuori dei perimetri dei partiti. Un invito ad ‘allargare lo sguardo’ quello che arriva da Forza Italia e in particolare da Maurizio Marchetti – fresco di nomina a vice coordinatore regionale – in vista dei tre appuntamenti elettorali che detteranno il programma politico nei prossimi mesi: le amministrative e le europee del 2024 per arrivare alle regionali del 2025. Data, quest’ultima, considerata un traguardo fondamentale per il partito (ma anche per l’intera coalizione di centrodestra), pronta a ripartire dagli “sbagli” del 2020, dove per il vice coordinatore regionale “le logiche nazionali hanno prevalso sulle necessità territoriali”.

O almeno questo è l’obiettivo che i vertici regionali di Forza Italia si sono prefissati, in un percorso a tappe che vedrà la prossima primavera 184 Comuni toscani – di cui tre capoluoghi di Provincia – tornare alle urne, dopo i risultati “soddisfacenti” dell’ultima tornata. Lucca docet, è in sostanza il modello che il partito intende perseguire per affrontare le prossime partite amministrative, che coinvolgeranno molti Comuni della Mediavalle e della Garfagnana, ma anche Capannori, dove la coalizione di centrodestra unita ha iniziato il tour elettorale in vista della chiamata al voto del 9 giugno prossimo.

“A Capannori – ha ricordato Marchetti – sono venti anni che non vinciamo le elezioni e questa è l’occasione giusta per riconquistare il territorio, sulla scia di quello che è stato fatto a Lucca, dove alla fine ha prevalso l’accordo sulla persona (Mario Pardini ndr) e non sulla bandiera di partito, arrivando oggi ad avere un Comune ben amministrato con assessori e consiglieri come Remo Santini, Alessandro Di Vito e Giovanni Ricci che stanno operando bene. Questo è quello che dobbiamo fare anche a Capannori: se le forze politiche possono esprimere un candidato ‘giusto’ bene, altrimenti bisogna saper guardare oltre, aprendoci al mondo civico. Lo stesso vale per i Comuni della Valle, dove troppo spesso non abbiamo vinto per i soliti personalismi. Ma vale anche per l’appuntamento del 2025, dove, lavorando bene sui singoli territori, abbiamo l’occasione di prenderci una Regione che non abbiamo mai governato, e che adesso versa in una situazione di immobilismo con evidenti criticità in settori cardine come la sanità e le infrastrutture”.

A ribadire la necessità di ‘aprire al nuovo’ il partito anche il coordinatore regionale Marco Stella, che ha tracciato le linee di indirizzo di quella Forza Italia del post era Berlusconi e che sta ora affrontando la fase congressuale che porterà alla nomina del segretario nazionale nel febbraio del 2024.

“Questo è il momento di allargarsi e tornare all’idea dei partiti come luoghi di dibattito e collaborazione – ha detto Stella -. Per questo ho voluto al mio fianco una persona come Maurizio, nata e cresciuta in Forza Italia e all’interno degli enti locali, con un’esperienza di lungo corso da amministratore. Abbiamo davanti a noi sfide molto impegnative, anche a livello territoriale, dove sono sicura che Maurizio – che seguirà anche il nostro settore dei lavori pubblici a Lucca, Massa Carrara e Pistoia -, sarà in grado di dare una grossa mano in termini di conoscenza, fiducia e ascolto a partire dalla ‘battaglia simbolo’ di Capannori. Ma anche qui non dobbiamo focalizzarci su ‘chi farà il prossimo sindaco’ ma su cosa farà per il territorio”.

Ad arricchire la squadra di lavoro anche il neo commissario provinciale Carlo Bigongiari, che proprio nei giorni scorsi ha annunciato le nuove deleghe e i relativi dipartimenti interni al partito locale.

“Tutte le persone che sono qui oggi – ha concluso l’onorevole Deborah Bergamini – sono in Forza Italia dal giorno zero, e con forza e esperienza stanno lavorando per riorganizzare il partito, a livello locale ma anche a livello nazionale. Noi siamo i moderati, i liberali e i garantisti: i rappresentati del Partito popolare europea. Oggi, dopo 30 anni, si apre una nuova fase ‘anticiclica’ della nostra storia: non più il partito di ‘plastica’, ma un ritorno sul territorio, alla condivisione  e alla partecipazione. Così come il nostro ministro Paolo Zangrillo ha voluto ribadire proprio oggi a Lucca, dove ha portato il tour Facciamo semplice l’Italia. Certo è un momento complesso, ma se lasciamo da parte gli slogan e lavoriamo per trovare soluzioni mature sono convinta che riusciremo a fare bene nei prossimi appuntamenti elettorali, in particolare in Regione, dove non esiste un’alternanza democratica. La Toscana è pronta a cambiare”.

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