Strada forestale all’Orrido di Botri, sale la protesta. Comitato in Comune: “Ci opporremo in tutti i modi”

Manifestazione sotto il municipio e confronto con l'amministrazione: "Stop ai lavori, manca l'ordinanza di chiusura del sentiero comunale". Mercoledì si riunisce l'Unione dei Comuni

È approdata sotto le finestre del Comune di Bagni di Lucca e sul sentiero prima del Rifugio Casentini, a un passo dal tracciato interessato dai futuri lavori per la nuova pista forestale, la protesta del comitato per la tutela dell’ambiente montano e della biodiversità della Val Fegana e della Val Di Lima contro l’apertura del cantiere.

protesta strada Orrido di Botri Bagni di Lucca

Come da programma questa mattina i cittadini organizzati, sostenuti anche dal Cai di Lucca e da altri comitati della zona, hanno chiesto e ottenuto un confronto con il Comune.

A spuiegare i motivi della protesta è Roberto Ragghianti, che annuncia battaglia: “Purtroppo pochi giorni fa abbiamo saputo che il famoso progetto contro il quale è un anno che cerchiamo di fare battaglia è stato improvvisamente approvato e addirittura sono stati assegnati i lavori che cominciano proprio questa mattina. Sembra che stamattina sul nostro sentiero ci sia la ditta autorizzata a mettere il cantiere, quindi siamo qui per un incontro con il sindaco per cercare all’ultimo respiro di fermare questo progetto. Chiederemo al sindaco di fermare questi lavori perché ci aveva promesso che il progetto sarebbe stato rivalutato e aveva ammesso che era un progetto che aveva poco senso e invece purtroppo tutto di un colpo, non si sa comem i permessi sembra che siano tornati ai vari uffici e sia stato tutto approvato. Questa mattina cercheremo di chiedere che venga fermato”.

“In secondo luogo – prosegue – diremo al sindaco che non ci fermeremo perché come la prima pala inizierà a scavare sul sentiero noi ci opporremo attraverso metodi legali, anche tramite avvocati e faremo sicuramente i nostri ricorsi. Dopo i danni potrebbero essere anche ingenti proprio per chi ha fatto la progettazione, mettendo su un progetto che non aveva alcun senso”.

protesta strada Orrido di Botri Bagni di Lucca

Il comitato, di fronte alle affermazioni di impotenza del sindaco sul cantiere che sta per essere allestito, dopo un confronto con il Cai, ha chiesto di non far partire i lavori perché non c’è l’ordinanza di chiusura del sentiero, che è di competenza comunale. Un modo per prendere tempo ed attendere almeno la convocazione urgente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle, presieduta proprio da Paolo Michelini, sindaco di Bagni di Lucca, che mercoledì affronterà la questione.

“Noi – dice David Bonaventuri sempre del comitato – stiamo lavorando per mandare una lettera via Pec alla procura dove sosteniamo che il progetto della strada si basa su alcune premesse false. Tra queste la dimensione della strada: secondo il progetto, infatti, si tratta di una strada forestale che era già percorsa da mezzi quando in realtà è un sentiero”.

“Infine – chiude Bonaventuri – abbiamo chiesto se dalla revisione di agosto chiesta dall’Unione dei Comuni è stata richiesta anche la valutazione di incidenza (Vinca, ndr), che sarebbe dovuta ripassare dagli enti interessati, e se il reparto biodiversità dei carabinieri è stato ricontattato”.

Sotto il Comune a protestare c’erano anche i Custodi degli alberi e del suolo della Valle del Serchio, per sostenere il no all’apertura della strada di Botri. “Anche i Custodi degli alberi e del suolo della Valle del Serchio – si spiega in una nota – sostengono che il progetto della strada forestale in un’area contigua alla riserva dell’Orrido di Botri sia un danno per il bosco, il paesaggio, la biodiversità e non sia rispettoso della preesistente rete escursionistica che ha valorizzato la storia sociale ed economica di questo angolo prezioso di Appennino, riconosciuto come riserva naturale di Stato. In sostegno al Comitato per la tutela dell’ambiente montano e della biodiversità della Val Fegana e Val di Lima i Custodi chiedono quindi che il progetto della nuova strada sia bloccato”.

“Quest’ultimo, voluto dall’Unione Comuni Mediavalle del Serchio – prosegue la nota -, potrebbe prendere l’avvio in tempi molto stretti con il taglio di molti faggi di oltre 50 anni per lasciare spazio alla realizzazione di oltre 500 metri di una nuova pista forestale antincendio a fondo chiuso che inizierà a Col della Piastra (sulla via Ducale, vicino al Rifugio Casentini) ricalcando il sentiero storico dei Carbonai e dei partigiani. Perché voler per forza realizzare un nuovo tracciato percorribile da automezzi al posto di un sentiero “consolidato” e amato, di alto valore escursionistico e paesaggistico, oltre i 1200 m di quota, molto frequentato a piedi e in mountain bike? Se il progetto verrà realizzato si tratterà di un ennesimo scempio ambientale che non avrà nessuna utilità pratica visto che, come mezzo antincendio, in questi luoghi impervi viene di norma utilizzato l’elicottero”.

Ed è per questo che anche ieri (4 febbraio) i Custodi degli alberi sono andati in cammino sul sentiero, “in una pacifica e partecipata manifestazione di affetto verso la natura e di solidarietà per chi le dà voce”. E oggi hanno partecipato alla manifestazione di protesta sotto il Comune di Bagni di Lucca: “Ci teniamo – dicono – a sostenere la lotta del comitato della Val Fegana e Val di Lima ed esprimiamo tutta la nostra disapprovazione verso l’atteggiamento degli enti pubblici che vogliono realizzare un progetto insensato e distruttivo senza l’ascolto e il consenso della comunità locale”.

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