Taccini: ‘Strada pericolosa, Comune ha memoria corta’

Eccesso di velocità e continui pericoli. Unito al fatto che la vegetazione ha reso ancora più rischioso percorrere la strada. Prosegue il dibattito sulla strada provinciale per Coreglia Antelminelli: dopo l’intervento dell’assessore Reali (leggi qui), sul tema interviene il consigliere di minoranza Piero Taccini. “Più che il ruggito di un leone minaccioso, quello di Stefano Reali assomiglia ad un innocuo ululato di chi abbaia alla luna per cercare di intimorire qualche distratto politicante. Ma veniamo alla questione. Reali ricorda i suoi impegni in consiglio provinciale, quelli in consiglio a Coreglia e quello che pare più gli aggradi, segretario comunale del Pd. Lancia sciagurate previsioni catastrofiche per chi si trovi a percorrere la via di Coreglia, nella frazione di Piano di Coreglia. Per onor del vero, la viabilità in quel tratto può e deve essere messa in maggior sicurezza da parte dell’ente proprietario (la Provincia), ma da qui a dire che sia un sicuro ed imminente teatro di morte e di tragedie ve ne passa”.

“Rispetto a non molti anni fa – continua Taccini -, causa la chiusura della sede di una importante azienda edile e, l’attivazione di un senso unico per i mezzi pesanti, la situazione, al limite, può dirsi meno grave. Ma sia chiaro, lungi da me non dare il giusto risalto al problema in ogni sede e quindi anche sulla stampa, ci mancherebbe. Ma la Sr 445 (csd via Nazionale), per la quale circa un anno fa ho presentato un’interpellanza, non gli sembra pericolosa? Eppure mi venne data una risposta che diceva tutto ed il contrario di tutto, come troppo spesso accade su tutto ciò che chiede la minoranza. Tuttavia nella foga di Reali vi è un aspetto che non può passare inosservato: quello di enfatizzare le responsabilità altrui senza riconoscere le proprie. Reali, è bene ricordarlo, appartiene alla maggioranza del consiglio comunale di Coreglia, ormai da quasi 10 anni. Tanti per non essersi accorto prima di questo grande pericolo che intende addossare a politici ‘amici’ quali Carrari e Puppa, ma soprattutto, Menesini. Voglio ricordare che negli ultimi 9 anni, il sindaco di Coreglia (renziano di ferro, ora zingarettiano) e la sua maggioranza, hanno fatto ben poco per la frazione di Piano di Coreglia e per la viabilità di cui stiamo parlando. Eppure Coreglia ed il suo Pd hanno contato molto; hanno avuto esponenti locali di grande spessore: due volte un consigliere regionale, trasformato poi, per un mandato, in assessore regionale, (sempre lui), ha avuto, si badi bene, per cinque anni, un assessore provinciale con ampie e importanti deleghe (Diego Santi), ma purtroppo, per la pericolosissima viabilità di Piano di Coreglia, non è stato fatto niente. Anzi, i soldi per i marciapiedi lungo la via Nazionale sono stati dirottati per la passeggiata di Coreglia (ricordate la polemica per una ridicola staccionata in legno messa in opera alla località ‘La Croce’) e oltre 600mila euro sono stati spesi per il vergognoso e quello sì, “molto pericoloso” incrocio per l’accesso al ponte Lera”.
“La pericolosità sulla via per Coreglia effettivamente c’è da tanto tempo –prosegue -, ma viene da chiedersi: nonostante l’inerzia della provincia, quante volte sono stati comandati i vigili urbani a controllare quel tratto di strada? Quante sanzioni sono state fatte? Anche questa poteva essere una prevenzione alla pericolosità della strada. Questi sono dati che temo non saranno forniti perché l’ufficio polizia, di fatto, è stato smantellato proprio con la Provincia per approdare ad una nuova convenzione al quanto discutibile. Fra poco si terranno nel Pd le primarie per la scelta dei candidati al consiglio regionale – non sarà mica che si profila uno scontro nella Valle e quindi anche a Coreglia fra un volto ‘nuovo’, Marco Remaschi, e un neofita a questi livelli, tale Mario Puppa? Mi pare più un richiamo della campana politica alle armi contro qualcuno, cose interne al Pd che poco hanno a che fare con il bene del nostro comune. Se così fosse, staremo a vedere: Coreglia merita di cambiare, merita più attenzione e rispetto, prima di tutto dai propri amministratori impegnati in questi anni a vario livello. Predicare bene e razzolare male; questo è quanto avviene al comune di Coreglia. Mettere in evidenza gli errori degli altri Enti e non guardare tutto ciò che loro non fanno per il proprio Ente. Ho inteso fare questa precisazione anche perché sollecitato da molti cittadini che non hanno il prosciutto sopra gli occhi e, questa volta, intendono dimostrarlo nelle occasioni che gli si presenteranno”.

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