Il vescovo Giulietti: “La Pasqua scacci la paura e ci faccia essere migliori”

Il messaggio del monsignore in vista delle ultime celebrazioni della settimana santa

“In questi tempi di incertezza, in cui l’incombere della guerra globale, del dissesto climatico e della crisi economica è causa di grande preoccupazione, la Pasqua di Gesù, che nuovamente celebriamo, è memoriale di un avvenimento che consente anche a noi di non essere sopraffatti dalla paura, mettendoci in condizione di vivere un’esistenza rinnovata e di edificare un mondo migliore. Chi è vinto dai propri timori, infatti, risponde alle sfide del presente con la chiusura, la violenza, l’ideologia”. Inizia così il messaggio di auguri del vescovo Paolo Giulietti in vista degli ultimi appuntamenti della settimana santa.

“Accanto al saluto ‘Pace a voi’ – scrive il vescovo -, con cui Gesù Risorto introduce i suoi incontri con i discepoli, nei testi evangelici risuona, sulla bocca degli angeli al sepolcro (Mt 28,5; Mc 16,6) e su quella del Cristo (Mt 28,10; Lc 24,38) l’invito a non avere paura, a non temere. La piccola comunità dei seguaci del maestro di Galilea sta vivendo un’esperienza di grande spavento: tutti hanno assistito alla cattura, alle torture e alla morte inflitte al Signore e tutti ancora temono per la propria sopravvivenza”.

monsignor giulietti

“Lo stesso incontro con il Risorto – aggiunge Giulietti – è causa di turbamento, perché si tratta di un evento che esula dal vissuto di chiunque: non è facile capire cosa stia succedendo e «che cosa» sia la persona che, da poco uccisa sulla croce e deposta nel sepolcro, si ripresenta viva dinanzi a loro. Tutte queste paure, tuttavia, si cambiano rapidamente in gioia, perché si comprende che la nuova vita di Gesù non è un ritorno all’esistenza precedente, ma è l’immagine e la primizia di un destino luminoso che attende l’uomo al di là della soglia terribile della sofferenza e della morte. La soddisfazione dei nemici di Gesù è durata poche ore: adesso è chiaro che è lui, l’umiliato e lo sconfitto, il vero vincitore, trionfante sul male, sul peccato e sulla morte. Gli incontri con il Risorto dissipano pertanto ogni timore e trasformano un gruppo di pavidi traditori in un manipolo di testimoni che – animato dallo Spirito – annuncerà la buona notizia pasquale fino ai confini della terra, giungendo in molti casi a condividere coraggiosamente la medesima sorte del Maestro, con una morte simile alla sua. Il prezzo da pagare per la causa del Regno di Dio e per la diffusione della sua Parola di salvezza non fa più paura: è un passaggio alla Vita, come è accaduto per Gesù: ‘Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze, per entrare nella sua gloria?’ (Lc 24,26). In questi tempi di incertezza, in cui l’incombere della guerra globale, del dissesto climatico e della crisi economica è causa di grande preoccupazione, la Pasqua di Gesù, che nuovamente celebriamo, è memoriale di un avvenimento che consente anche a noi di non essere sopraffatti dalla paura, mettendoci in condizione di vivere un’esistenza rinnovata e di edificare un mondo migliore. Chi è vinto dai propri timori, infatti, risponde alle sfide del presente con la chiusura, la violenza, l’ideologia…, chi invece è libero dalla paura sa fronteggiarle con generosità, creatività, fiducia…”.

“Le difficoltà, ovviamente, rimangono le stesse per tutti – osserva il vescovo -, ma il modo di sostenerle è profondamente diverso. Una società dominata dalla paura è incapace di futuro, perché il timore blocca ogni decisione e impedisce di affrontare il rischio del nuovo; al contrario, la vita si alimenta di fiducia e di speranza. L’evento pasquale ci incoraggia perché annuncia come nessuna azione in favore della verità e del bene, per quanto possa apparire dispendiosa, faticosa e – al limite – persino inefficace, rimane priva di frutti. L’esito di una vita piena e autentica sta dinanzi a chi possiede ragioni affidabili per affrontare e sconfiggere le proprie paure. Non abbiate paura, voi”.

Oggi (7 aprile) in occasione del venerdì santo, l’arcivescovo presiederà la celebrazione nella Passione del Signore alle 18,30 in cattedrale e la Via Crucis alle 20,30 dalla cattedrale alla basilica di San Frediano.

Domani (8 aprile), sabato santo, alle 22, il vescovo presiederà la veglia pasquale nella notte santa in cattedrale. Riprendendo una storica tradizione, dopo la liturgia della parola i fedeli presenti con i celebranti si recheranno nella chiesa di San Giovanni e Reparata, dove sorge l’antico fonte battesimale di Lucca, per la liturgia battesimale prevista dal rito della veglia. Poi tutti torneranno processionalmente in cattedrale.

Mons. Giulietti inizierà la domenica di Pasqua celebrando alle 9 nel carcere di San Giorgio. Alle 11 sarà nella chiesa di Torre del Lago a Viareggio e alle 18 nel Duomo di Castelnuovo di Garfagnana.

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