Muore dopo ore di agonia il calciatore di 25 anni colpito da un malore in campo

Mattia Giani non ce l'ha fatta: è deceduto stamani all'ospedale di Careggi

Tragico epilogo per il giovane calciatore del Castelfiorentino, colpito da un malore, ieri (14 aprile) durante la partita con il Lanciotto nel campo sportivo di Campi: il giovane 25enne, Mattia Giani, non ce l’ha fatta.  

E’ morto questa mattina (15 aprile) all’ospedale di Careggi dove era stato portato in codice rosso e ricoverato in condizioni disperate in terapia intensiva, e dopo aver lottato tra la vita e la morte, appeso a un filo di speranza.

Si accascia in campo durante la partita: è gravissimo

Un dolore al petto  e il ragazzo che si era accasciato a terra privo di sensi, poi gli immediati soccorsi da parte sia dell’allenatore che dei compagni di squadra e avversari, che gli hanno praticato il massaggio cardiaco, la respirazione bocca a bocca, e cercato di rianimare con il defibrillatore. L’ambulanza, non presente sul posto, era arrivata dopo qualche minuto.

Una tragedia che colpisce la famiglia del giovane e tutto il mondo del calcio, dove il giovane militava nel campionato di Eccellenza.

Dolore tra i compagni, e gli amici e anche per il suo ex allenatore, Nico Scardigli.  

Il Castelfiorentino United aveva già deciso prima del triste annuncio di sospendere tutte le attività di allenamento delle proprie squadre. 

Una tragedia che colpisce vivamente anche la famiglia calcistica in provincia di Lucca. Nel girone A di Eccellenza con il Castelfiorentino United militano anche il Pieve Fosciana e il Camaiore. La notizia della drammatica scomparsa di Mattia ha provocato tanti messaggi di cordoglio. Tra i primi quello dell’Asd Tau Calcio Altopascio: “Una tragedia che sconvolge tutti gli sportivi e che lascia davvero senza parole. Ai cari, alla famiglia e alla società Castelfiorentino le più sentite condoglianze da parte del club amaranto”.
Cordoglio anche dall’onorevole Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia: “Mattia Giani non ce l’ha fatta. L’attaccante toscano del Castelfiorentino United ieri pomeriggio aveva accusato un malore in campo e le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Una giornata maledetta quella del 14 aprile, che ci riporta alla mente quella domenica del 2012, quando a perdere la vita fu il calciatore Piermario Morosini durante la partita fra il Pescara e il Livorno. Un sentito abbraccio ai familiari in questo momento di grande dolore”.
Così il governatore Eugenio Giani: “Tutta la nostra regione si stringe per la scomparsa così improvvisa e dolorosa del giovane calciatore di Ponte a Egola colto ieri da una malore in campo. Alla famiglia e agli amici l’abbraccio della Toscana, riposa in pace”.
Cordoglio anche dal presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “Una tragica notizia ha colpito la Toscana dello sport. Mattia Giani, 26 anni, di Ponte a Egola, è morto questa mattina dopo essersi sentito male ieri durante la partita tra Lanciotto Campi e Castelfiorentino, squadra nella quale militava dopo aver vestito la maglia del Tuttocuoio ed essere cresciuto nei vivai di Pisa ed Empoli. La gara era stata subito sospesa e il giovane calciatore trasportato in condizioni gravissime all’ospedale di Careggi ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Alla sua famiglia, ai suoi compagni di squadra e alle comunità di San Miniato e Castelfiorentino va tutta la nostra vicinanza, il nostro affetto e un pensiero commosso”.
“Ci stringiamo alla famiglia di Mattia, gli amici, i compagni di squadra e la società – scrive invece Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale -. Proprio ieri ricorreva l’anniversario della morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini che come Mattia si accasciò a terra sul campo di calcio. Queste morti improvvise sono tragedie che segnano tutto il mondo dello sport e intere comunità”.

Anche il Comitato Regionale Toscano Lega Nazionale Dilettanti si stringe intorno alla famiglia di Mattia Giani ed alla società Castelfiorentino United per la tragedia avvenuta ieri in occasione della gara contro il Lanciotto Campi. Il presidente Paolo Mangini, unitamente al consiglio direttivo del Crt, nella certezza di rappresentare la vicinanza di tutte le società toscane, invia le più sentite condoglianze alla famiglia di Mattia.

Dolore tra i compagni, e gli amici e anche per il suo ex allenatore, Nico Scardigli e la presidente del Tuttocuoio, Paola Coia che ieri, dopo aver saputo del dramma aveva sospeso i festeggiamenti dei neroverdi per la vittoria del campionato di serie D.  Fioccano, poi, la condoglianze alla famiglia e alla società da tutte le società della regione.

“Mattia non ce l’ha fatta – il commento del sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni –  In questi momenti mancano decisamente le parole. Una tragedia terribile. Un dolore straziante. Possiamo solo stringerci tutti assieme in un abbraccio fortissimo alla famiglia, e alla sua società di appartenenza. Riposa in pace”.

Gli fa eco il sindaco di San Miniato, Simone Giglioli: “Purtroppo questa mattina è giunta la terribile notizia che Mattia non ce l’ha fatta. Un dolore tremendo, siamo sgomenti e attoniti davanti a questa tragedia. Siamo vicini alla famiglia, al babbo Sandro, alla mamma, al fratello in questo momento che lascia senza parole tutti noi. Una famiglia molto conosciuta e stimata a Ponte a Egola che conduce una astorica lavanderia, e due fratelli che hanno sempre giocato a calcio a buon livello. Come nelle tragedie di Morosini e Astori, il dolore di vedere dei ragazzi che trovano la morte nel campo da gioco dove si dovrebbe parlare solo di calcio giocato, è una tragedia nella tragedia”.

Il San Miniato Basso si dichiara “attonito e incredulo, si unisce al profondo cordoglio per la prematura scomparsa del giovane Mattia Giani. Esprimiamo le nostre più profonde condoglianze alla sua famiglia e al Castelfiorentino. Non ci sono parole per un dolore così grande”.

Dopo il dolore è il momento della ricerca delle cause del malore, per quanto possibile, per capire cosa ha scatenato in un atleta una manifestazione così grave che ha portato alla morte. Sarà disposta l’autopsia e saranno ricostruiti tutti i momenti dal momento del malore fino al trasferimento all’ospedale di Careggi in elisoccorso, compreso i tempi in cui è arrivato il soccorso con l’ambulanza e il medico.

Quanto il magistrato darà il nullaosta la salma di Mattia sarà portata alla chiesa di San Romano dove si svolgeranno i funerali.

Mattia lascia il padre Sandro, titolare della prima storica lavanderia di Ponte a Egola, la mamma e il fratello Elia, anche lui calciatore, più piccolo di due anni e in prestito dal Pisa al Legnago.

(notizia in aggiornamento)

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