La rivolta di infermieri e operatori sanitari: “Siamo in ginocchio, servono assunzioni”

I dipendenti sono in stato di agitazione. I sindacati lanciano l'allarme: "Dopo i tagli del personale e i tagli al Fondo sanitario nazionale, a rischio è tutto il sistema sanitario pubblico"

Mancata risposta alle ripetute richieste sindacali, carenza strutturale e cronica di personale e mancanza di servizi adeguati, a Lucca, sale la protesta del comparto Sanità della Asl nord ovest. Oggi (6 aprile) Cgil, Cisl e Uil si sono dati appuntamento davanti ai presidi ospedalieri di Campo di Marte e del San Luca per un sit-in di protesta, dove è stata evidenziata la situazione in cui, secondo i sindacati, sono costretti ad operare, i lavoratori del settore sanitario. Potenziamento dei servizi territoriali attuali e assunzioni necessarie per fornire i servizi alla cittadinanza, sono tra gli slogan che stamani, hanno risuonato davanti all’ingresso del San Luca.

“Noi di Spi Cgil chiediamo un piano di assunzioni, perché senza personale i servizi non possono essere erogati – ha dichiarato Paola Freschi segretaria generale della Cgil Funzione pubblica di Lucca -. Il personale chiaramente si trova allo stremo, è affaticato e ne va dell’erogazione del servizio stesso. Il servizio pubblico è per tutti e tale deve rimanere, non è gratis ma a tutti deve essere data la possibilità di accedervi. Con la carenza di organico strutturale e il taglio del fondo sanitario nazionale che va avanti da decenni, oggi siamo ad una situazione veramente preoccupante, quello che è in pericolo è il sistema sanitario pubblico”.

A protestare oggi è il personale del comparto, personale infermieristico, tecnico amministrativo e oss, ma il problema riguarda anche i medici e in generale nel comparto ad ogni suo livello ed è un problema che coinvolge tutto il paese.
“Quello che chiediamo – prosegue la segretaria -, è un piano straordinario delle assunzioni e anche un finanziamento straordinario del piano del fondo sanitario nazionale”.

D’accordo anche la Uil Fpl: “Oggi si protesta per una qualità dei servizi che passa anche attraverso il numero di personale – ha dichiarato Pietro Casciani segretario provinciale Uil Fpl -. Siamo qui per i dipendenti per le carenze che hanno, ma anche per i cittadini che hanno diritto a servizi migliori.”

Si chiede anche il potenziamento dei servizi territoriali attuali, per dar vita a ciò che è stato previsto nel Pnrr, come le Case e gli ospedali di comunità, l’assistenza domiciliare e molto altro, in un momento delicato di post pandemia e caratterizzato anche da un progressivo invecchiamento della popolazione.
“I problemi della sanità pubblica sono principalmente la carenza di personale che è diventata veramente una questione grave – ha ribadito Maria Grazia Simoni, di Cisl Funzione pubblica dipartimento Sanità -. La carenza è insostenibile oggi e si ripercuote, non solo sulla salute dei lavoratori, ma è a rischio anche la qualità dell’assistenza ai cittadini. Dobbiamo trovare il sistema di risolvere questa situazione, perché il personale non ha neanche idea di come fare per affrontare le ferie estive”.

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