Kme, Pd: ok rilancio ma senza aumento emissioni

Un piano di rilancio concreto è necessario e anzi largamente atteso. Ma ogni idea di futuro sviluppo di Kme a Fornaci di Barga non può e non deve passare da un aumento (o da un peggioramento) delle emissioni in atmosfera. E’ quanto sottolinano i vertici del Pd territoriale di Lucca e quelli di Barga in un documento unitario in cui analizzano la situazione relativa all’ipotesi di realizzare un impianto pirogassificatore. “La controversa vicenda relativa all’auspicabile rilancio dell’azienda Kme Italy spa di Fornaci di Barga, spinge i vertici del Partito Democratico territoriale di Lucca e del comune di Barga a promuovere il presente documento programmatico che dalla situazione contingente intende sviluppare e condividere la propria idea di sviluppo sostenibile. Non possiamo che esordire – si legge nel documento – manifestando attenzione e solidarietà per la vicenda dei quasi seicento lavoratori che rischiano di trovarsi fra poche settimane privi di alcuna protezione sociale. Il sito produttivo di Fornaci ha ricoperto e ricopre un ruolo strategico per l’economia del territorio e per questo abbiamo apprezzato l’azione di rilancio messa in campo in questi due anni dall’attuale gruppo dirigente per contrastare le gravi difficoltà incontrate dall’azienda a causa di crisi congiunturali oltre che di settore”. Parole condivise in un documento che porta la firma dei massimi esponenti sia locali che nazionali del Partito Democratico tra cui: Mario Puppa (segretario territoriale di Lucca), Lara Baldacci (segretario dell’unione comunale Pd di Barga), Marco Bonini (sindaco di Barga), Andrea Marcucci (capogruppo al Senato del partito Democratico), Marco Remaschi (assessore regionale all’agricoltura), Stefano Baccelli (presidente della Commissione regionale territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture), Ilaria Giovannetti (consigliere regionale) e Nicola Boggi (presidente del gruppo Pd in consiglio provinciale).

 
“Riconosciamo in particolare i grandi sacrifici compiuti in questi mesi dai lavoratori ai quali oggi non possiamo che porci a fianco alla luce della trattativa aperta al Ministero dello sviluppo economico per richiedere una proroga del contratto di solidarietà in scadenza con il prossimo settembre – si legge nel documento -. I segnali di ritrovata competitività, registrati specie nel primo semestre del 2018, devono però spingere l’attuale management a presentare uno strutturato piano industriale capace di consegnare allo stabilimento di Fornaci di Barga il ruolo di cuore produttivo europeo del rame. Tradurre questo auspicio in un piano concreto risulta inoltre fondamentale anche per assicurare solidità nell’immediato alla richiesta di proroga degli ammortizzatori presentata al Mise ritenendo decisivo, dal nostro punto di vista, che lo Stato accompagni adeguatamente questo delicato passaggio attraverso la messa in campo di nuovi strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori”.
“Se da una parte quindi – prosegue il documento dei Dem – non può risultare ulteriormente procrastinabile la presentazione di un progetto concreto di rilancio dell’azienda che guardi al futuro, dall’altra intendiamo con chiarezza sottolineare la necessità, a Fornaci di Barga come da ogni altra parte, che qualsiasi progetto industriale oggi non possa ipotizzare alcun peggioramento del saldo emissivo reale in atmosfera. Questo rappresenta un principio cardine sul quale poggia la nostra visione politica del mondo nel presente e per il futuro e sulla quale intendiamo investire il nostro impegno civico e politico. L’idea attraverso la quale intendiamo declinare il nostro concetto di sviluppo sostenibile 3.0 è quella di orientare comportamenti individuali e collettivi verso una conservazione rigorosa della qualità dell’ambiente”.
“Il lavoro quindi – prosegue il documento – si difende con le unghie e con i denti ma si fa ciò in maniera incisiva ed intelligente solo quando si riescono ad attuare politiche che, partendo dall’esistente, tendano progressivamente a migliorare la compatibilità ambientale di qualsivoglia attività produttiva all’interno del contesto sociale. Il fabbisogno energetico è una grave preoccupazione per tutto il nostro Paese non solo per aziende importanti come Kme ma la strada da perseguire è quella legata ad investimenti orientati all’efficientamento attraverso la creazione di energia da fonti rinnovabili anche con il sostegno e l’incentivazione del sistema pubblico come ad esempio attraverso il reperimento di certificati bianchi. Ipotesi di produzione di energia attraverso processi di gassificazione, ci insegna anche il recente passato, risultano di difficile sostenibilità tecnica e sociale. Tali modalità sono ancora utilizzate purtroppo in molte parti del nostro Paese per la necessità che si ha di procedere alla chiusura del ciclo dei rifiuti, ed è proprio per procedere ad una progressiva estinzione di tali processi che invece dobbiamo accelerare, rafforzare e favorire tutte le azioni mirate al riuso, alla rigenerazione se non addirittura alla riduzione alla fonte del rifiuto”.
“Questo è l’orizzonte in direzione del quale la nostra comunità politica intende orientare la sua azione – concludono i Dem -: un nuovo patto sociale per l’ambiente e per il lavoro che proponiamo a tutti coloro, istituzioni, forze politiche, sociali, produttive, civiche organizzate e non, che vorranno condividerne i principi. Da Fornaci di Barga, dalle sorti di Kme alle quali tutti teniamo, si alzi quindi una voce forte e solidale che lavori per un reale sviluppo sostenibile del territorio come di tutto il nostro Paese”.

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