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In Toscana le associazioni di pesca sportiva potranno gestire tratti di fiume e di torrente

La modifica di legge è stata approvata oggi (24 ottobre) dal consiglio regionale. A illustrarla in aula Mario Puppa del Pd

Anche in Toscana le associazioni di pesca sportiva potranno gestire tratti di fiume e di torrente. Grazie alla modifica di legge, approvata oggi (24 ottobre) dal consiglio regionale, si rafforza e si potenzia la collaborazione tra la Regione e il mondo delle associazioni di pescatori.

Il provvedimento è stato illustrato in aula dal vicepresidente della commissione sviluppo economico e rurale, Mario Puppa (Pd) e ha visto l’approvazione di due emendamenti presentati dal capogruppo dem Vincenzo Ceccarelli.

“Con questo atto – ha spiegato Puppa – si danno nuove opportunità di gestione a chi ama e vive i fiumi toscani, non soltanto per praticare la pesca sportiva, ma anche per ripopolare le acque con specie autoctone, mantenere gli argini puliti e dare sicurezza a tutti i frequentatori dei corsi d’acqua. Che siano di rilevanza nazionale operanti sul territorio regionale oppure iscritte nell’apposito elenco regionale, tutte le associazioni di pesca sportiva, adesso potranno vedersi affidare in concessione tratti di corsi d’acqua dove svolgere le attività connesse alla pesca dilettantistica, per un 15% massimo del totale dei corsi dei fiumi e non al 100% come inizialmente previsto dalla prima proposta arrivata in commissione”.

Gli emendamenti approvati e proposti dal gruppo Pd riguardano da una parte i controlli sul disciplinare di concessione (disponendo, in caso di gravi negligenze e inadempienze da parte del concessionario, l’eventuale revoca della concessione stessa) e dall’altra l’aggiunta di un’altra categoria di cittadini esentati dal pagamento della tessera associativa (oltre ai minori di dodici anni ed ai soggetti con disabilità).

“Questa legge è un punto di equilibrio raggiunto con le associazioni – ha spiegato Ceccarelli – Abbiamo ritenuto opportuno, con i nostri emendamenti, estendere anche a tutti coloro che hanno compiuto i 70 anni di età l’esenzione del pagamento della tessera associativa e stabilire una serie di controlli. Iniziamo una sperimentazione, che speriamo possa dare gli esiti positivi auspicati e che, in ogni caso, potrà essere riveduta”.

 

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