Riqualificazione strada forestale, Remaschi: “Intervento nel pieno rispetto ambientale”

Il presidente dell'Unione dei Comuni: "Non siamo all’interno dell’oasi dell’Orrido di Botri e quindi fuori dall’area protetta"

In merito alla riqualificazione e all’adeguamento funzionale della strada vicinale forestale tra la località Col di Piastra e il solco di Biagio, il presidente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle, Marco Remaschi, fa chiarezza. “Do innanzitutto la mia disponibilità a incontrare i cittadini che avevano sollevato perplessità, abbiamo peraltro già stabilito la data del confronto per dare tutti i chiarimenti necessari – spiega -. Voglio comunque rassicurare queste persone: l’intervento, oltre ad avere tutte le autorizzazioni, è eseguito nel pieno rispetto dell’ambiente circostante”.

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“Si tratta di un intervento di adeguamento della vecchia mulattiera abbandonata, per circa 600 metri, con un lieve ampliamento della sezione seguendo però il tracciato originario – precisa Remaschi -. Non ci sono modifiche del percorso e i minimi sbancamenti presenti sono limitati ad ampliare la sezione stradale, senza alcun cambiamento rispetto al tracciato originario. Abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni, sia per quanto riguarda il vincolo idrogeologico sia per quello che concerne la paesaggistica. Inoltre, in linea con quanto previsto anche dal comune di Bagni di Lucca, abbiamo chiesto e ottenuto anche il parere dell’ufficio ambiente della Regione Toscana. È bene chiarire due aspetti: il primo, non siamo all’interno dell’oasi dell’Orrido di Botri, siamo a 500 metri dal confine in linea d’aria, che significa essere a terra a più di un chilometro fuori dall’area protetta. Secondo: la riqualificazione è funzionale per ancoraggio nel caso di incendi boschivi e consente ai mezzi antincendio di raggiungere le zone colpite con maggiore facilità. Bagni di Lucca, peraltro, è uno dei territori che ha la più alta percentuale di incendi a livello toscano”.

“Quella zona, inoltre, fa parte del complesso Medio Serchio della Regione Toscana, area demaniale, che ci è stata assegnata proprio dalla Regione – prosegue -. L’Unione ha infatti la delega antincendio boschivo e forestazione. Portiamo avanti un piano di gestione dell’area boschiva, per mantenerla, curarla, salvaguardarla ancora di più: il piano di gestione lo concordiamo in primis con la Regione e poi con tutti i soggetti interessati e coinvolti, proprio con l’obiettivo di mantenere il patrimonio forestale. Oggi questo tipo di azione è tanto più necessaria, soprattutto in virtù dei cambiamenti climatici che portano, da una parte, sempre più problematiche di rischio idrogeologico e di tenuta del territorio e, dall’altra, di incendi, che nel periodo più caldo e siccitoso assumono aspetti preoccupanti. Ecco perché il bosco va curato, va coltivato, va salvaguardato. Con queste azioni andiamo nella direzione di migliorare la situazione esistente: tutto il contrario del deturpamento dell’ambiente e del territorio”.

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