Marchetti: “Via Ducale da mettere in sicurezza”

Continui smottamenti e interruzioni dovuti a frane o a caduta massi: una continua odissea per la via Ducale. E l’opposizione torna all’attacco della maggioranza che governa la Provincia di Lucca. “Frane, ostruzioni, intasamenti… ma che aspetta la Provincia di Lucca a intervenire per il ripristino della strada Ducale e la sua messa in sicurezza?”: è in sostanza questo ciò che il consigliere provinciale di Alternativa civica di centrodestra Maurizio Marchetti chiede alla Provincia di Lucca con un’interrogazione appena depositata a Palazzo Ducale.

L’iniziativa è scattata di concerto con i rappresentanti di Forza Italia e consiglieri comunali di Un futuro per Bagni di Lucca Claudio Gemignani e Laura Lucchesi, dopo aver rilevato varie criticità così dettagliate nell’interrogazione di Marchetti: “Località Al Pero: frana, intasamento chiavica, ostruzione zanelle; località Al Pruglio: frana; ‘bacinello’: frana; località Alla Ciancia (a 1,5 chilometri dal Rifugio Casentini): intasamento chiavica, con attuale presenza di cartelli di protesta da parte della cittadinanza; loc. Al solco del Biagino: intasamento chiavica, ostruzione zanelle nell’intero tratto tra Rifugio Casentini e Fontanone, con rischio di compromissione per le asfaltature recentemente ripristinate ‘a toppe’”.
Insomma le magagne ci sono, e la strada non è arteria di poco conto: “Lungo la dorsale Appenninica, in collegamento tra Lucca e Modena, si snoda la Sp 56, ovvero la Strada Ducale – ricapitola Marchetti nella sua interrogazione – voluta nel 1818 dall’allora Duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone e dal suo omologo modenese Francesco IV che la poterono inaugurare dieci anni dopo. […] All’importanza funzionale come arteria di scorrimento, l’infrastruttura abbina il pregio storico-naturalistico dato che consente il raggiungimento di alcuni tra i luoghi turisticamente più attrattivi dell’Appennino sino a toccare Foce a Giovo, a 1674 metri di altitudine”.
Motivo in più per sollecitare l’azione di ripristino complessivo dell’asse stradale, con Marchetti che alla Provincia domanda proprio “secondo quali tempi e modi intendano procedere alla risoluzione delle criticità esposte in premessa”.

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