De Palma al direttivo della Fiom Cgil di Lucca: “Fronte coeso verso la stipula del nuovo contratto” foto

Presenti oltre 70 delegati con il segretario nazionale

Ha visto un’abbondante partecipazione il direttivo della Fiom Cgil della provincia di Lucca svoltosi stamani (15 febbraio) nella sala conferenze degli uffici della Cgil Lucca. Oltre ad una settantina di delegati dalle varie imprese metalmeccaniche della provincia, all’assemblea ha preso parte anche il segretario generale della Fiom nazionale Michele De Palma.

Dopo una breve introduzione di Nicola Riva, segretario generale della Fiom Cgil provincia di Lucca, in cui è stata brevemente riepilogata la situazione del settore metalmeccanico provinciale, è stato poi il momento degli interventi dei vari delegati. I relatori hanno così riportato lo stato dell’arte all’interno delle rispettive aziende, ripercorrendo i risultati conseguiti negli ultimi tempi, ma anche evidenziando le problematiche che tutt’ora sussistono nei vari perimetri aziendali e/o nei settori a cui essi appartengono.

Il quadro che ne è risultato è apparso quindi tanto complesso quanto eterogeneo, come evidenziato dallo stesso De Palma al momento della riflessione che ha concluso l’assemblea. “Aldilà di tale complessità – ha affermato il segretario nazionale -, le varie questioni devono però essere affrontate a partire dalla condizione di lavoratori e delegati sindacali sul luogo di lavoro e dalla necessità di coinvolgere e far confrontare tutti i lavoratori del settore”. La Fiom Cgil è infatti tornata a registrare un aumento degli iscritti, dopo anni di una tendenza di decrescita, nonché degli accordi contrattuali di secondo livello. “Traguardi – è stato spiegato – frutto anche della maggiore vitalità derivata dal confronto tra lavoratori di generazioni e/o mansioni diverse”.

“Ma questo risultato, -ha continuato De Palma -, non è sufficiente, ed è necessario continuare ad allargare la partecipazione all’attività sindacale a tutti i lavoratori, in modo da presentare un fronte unito degli operai metalmeccanici, in grado di lavorare in modo coeso verso obbiettivi di comune interesse. Oggigiorno, infatti, questa maggiore unità si rivela fondamentale per affrontare le sfide del mondo del lavoro: dal passaggio di proprietà delle aziende nazionali a compratori esteri, all’interdipendenza economica con i paesi stranieri, passando anche per la frammentazione del lavoro all’interno della stessa impresa”.

De Palma ha infine concluso la sua riflessione riferendosi alla prossima stipulazione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico, per cui sarà, per l’appunto, “necessario presentare le richieste dei lavoratori come un fronte unico e coeso. La contrattazione con le controparti datoriali si preannuncia infatti complicata, vista la rilevanza delle richieste che verranno presentate dal sindacato. Al centro del rinnovo verrà posto un aumento generalizzato dei salari minimi per gli addetti del settore, la stabilizzazione dei rapporti lavorativi precari nelle aziende e l’introduzione di un elemento economico che sopperisca all’eventuale mancanza di accordi contrattuali di secondo livello nelle aziende e/o nei territori”.

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