Rsa, Confsal si scaglia contro Sereni Orizzonti: “Applica un contratto inesistente”

La segnalazione del sindacato è arrivta alla Regione Toscana: "Violato il contratto collettivo"

Il sindacato autonomo Snalv Confsal e la Confederazione Confsal non mollano la presa sulla vicenda Sereni Orizzonti e intendono fare piena chiarezza su ogni aspetto. Dopo aver organizzato, per l’intero mese di luglio, campagne informative presso le undici strutture sanitarie toscane del gruppo (che ne possiede 90 in tutta Italia) le sigle sindacali hanno denunciato, per iscritto, nei giorni scorsi, alla Regione Toscana l’applicazione, da parte dell’azienda, di “un contratto inesistente, la negazione degli arretrati dei dipendenti e la violazione della delibera regionale 995/2016, che obbliga le strutture socio-assistenziali per anziani accreditate al rispetto dei contratti collettivi nazionali del lavoro (Ccnl) di riferimento”.

Nella nota, firmata dal segretario nazionale Snalv Confsal, Maria Mamone e dal segretario regionale Snalv Confsal Toscana, Peppino Ruberto, il sindacato autonomo segnala alla Regione che Sereni Orizzonti “utilizza per i propri stipendiati, in tutte le strutture della Toscana, un contratto giuridicamente inesistente, i cui livelli retributivi prevedono paghe mensili ferme al 2009 e nettamente inferiori a quelle previste dagli altri contratti collettivi vigenti del settore. Nello specifico, il gruppo si serve, ancora oggi, del Ccnl Anaste 2005-2009 (sottoscritto tra Anaste e Cgil, Cisl e Uil): un contratto collettivo disdetto e sostituito, senza soluzione di continuità dal Ccnl Anaste 2017 (sottoscritto tra Anaste e Confsal) e dal Ccnl Anaste 2023 (rinnovato tra Anaste e Confsal), che hanno previsto incrementi retributivi e contributivi a decorrere dall’1 gennaio 2017 e dal 1 gennaio 2023, oltre a un’assistenza sanitaria integrativa (di cui i dipendenti di Sereni Orizzonti non hanno mai potuto beneficiare).

“Questa condotta datoriale – scrivono Mamone e Ruberto – oltre a configurare, probabilmente, gli estremi di una ‘concorrenza sleale’ rispetto a tutte le altre aziende che hanno legittimamente applicato il Ccnl Anaste vigente (o altri Ccnl del settore vigenti), ha procurato un significato danno retributivo e contributivo ai lavoratori che hanno percepito, in media, uno stipendio mensile di circa 50 euro in meno dall’1 gennaio 2017 e di circa 100 euro dal primo gennaio 2023”.

In più, Sereni Orizzonti avrebbe violato la delibera regionale 995/2016 che, “ai sensi dell’articolo 2, comma 1, Allegato A, impegna ogni struttura socio-sanitaria per anziani accreditata dalla Regione ad assicurare al personale preposto il rispetto del Ccnl di riferimento e degli accordi integrativi regionali, sottoscritti dalle parti datoriali e sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale”.

“Ad aggravare ulteriormente la situazione – dichiarano Snalv Confsal e la Confederazione Confsal – va citata la recente ipotesi di accordo di armonizzazione contrattuale sottoscritta tra Sereni Orizzonti e le sigle sindacali Fp Cgil Interprovinciale Toscana e Cisl Fp Toscana, in base alla quale l’azienda inizierà ad applicare un contratto collettivo valido (nel caso di specie: Ccnl Uneba), soltanto a decorrere dall’1 gennaio 2024. Per sanare tutto il periodo pregresso ed evitare contenziosi con i dipendenti, sarà erogata la somma “onnicomprensiva” e “una tantum” di 150 euro, con la rinuncia, da parte dei lavoratori, a qualsiasi ulteriore pretesa. Snalv Confsal e Confsal invitano, pertanto, la Regione Toscana a un incontro per approfondire la vicenda, “affinché l’Ente possa mettere in atto tutti gli eventuali adempimenti di propria competenza”.

Le prossime tappe della mobilitazione del sindacato presso le cliniche toscane di Sereni Orizzonti toccheranno, fino al 24 luglio, le province di Firenze, Prato, Pistoia, Livorno e Lucca.

Per maggiori informazioni: https://snalv.it/sociosanitario

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