Da Castelnuovo di Garfagnana alla Versilia il primo tracciato delle “Strade più belle d’Italia” foto video

Il nuovo progetto lanciato a Lucca nell'ambito del convegno sul turismo rurale

Lucca e la grande tradizione rurale. Tra salute, sport e accessibilità. Si è aperto questa mattina (26 gennaio) al Real Collegio il convegno organizzato da Italy Discovery, un’occasione per sondare gli orizzonti del turismo rurale e il ruolo che possono giocarvi Lucca e la Toscana. Tante le autorità e gli enti intervenuti sul tema, dal sindaco Mario Pardini al consigliere del ministero degli esteri Giovanni Maria Di Vita. Da Lucca è stato lanciato anche un nuovo progetto: quelle delle Strade più belle d’Italia: il primo tracciato partirà da Castelnuovo di Garfagnana fino alla Versilia.

convegno italy discovery

https://www.luccaindiretta.it/dalla-citta/2024/01/24/lucca-capitale-del-turismo-rurale-convegno-in-citta-con-la-ministra-santanche/390374/

“Lucca – ha ribadito Pardini – si pone come capofila per sviluppar il turismo rurale grazie ad una posizione geografica invidiabile che ci pone al centro di un territorio vicino al mare e alla montagna, arricchito da ville storiche incastonate nelle colline, e ricco di eccellenze enogastromiche. Caratteristiche che ci permettono di attirare un turismo sempre più esperienziale, pronto a stazionare per più giorni sul nostro territorio”.

Al centro del dibattito anche il ‘turismo delle radici’ e di un suo potenziale sviluppo.

“L’Italia ha un patrimonio eccezionale – ha detto Di Vita -: un potenziale di circa 80 milioni di persone in giro per il mondo, che noi sappiamo possano essere interessate a riscoprire, i luoghi e la cultura da dove sono arrivati i loro avi. Spesso ne hanno sentito parlare, dai loro paesi da chi ha cercato di tenere in vita certe tradizioni. Stiamo lavorando sui territori in collaborazione con gli enti locali e con i privati per proposte strutturate per i viaggiatori delle radici, coinvolgendo ristoratori e albergatori, agriturismi ma anche persone che si interessano di realizzare veri itinerari legati al territorio e alle tradizioni, che possono costituire un grande richiamo per i nostri italiani all’estero”.

“La nostra associazione, fondata nel 1968 opera in questo senso praticamente da sempre – ha aggiunto Ilaria del Bianco, presidente dell’Associazione lucchesi nel mondo -. Nel 2017 siamo stati coinvolti nel tavolo tecnico del ministero degli esteri per sviluppo del turismo della radici per noi è stato ovvio aderire e portare la nostra esperienza maturata in tanti anni in questo settore. Questo tipo di turismo è perfetto per il nostro territorio, capace di insistere su quei piccoli borghi, lontano anche dal capoluogo, da cui negli anni sono migrati tantissimi lucchesi, dai borghi della Mediavalle, dalla valle di Lima, dalla Garfagnana. E sono tante le iniziative che ogni anno portiamo avanti per riuscire a riportare sul territorio coloro che vogliono riannodare i fili con il passato della propria famiglia e della loro cultura”.

Spazio poi alle considerazioni sul Made in Italy.

“I dati di Coldiretti stimano che il valore delle falsificazioni alimentari all’estero si aggiri sui 300 miliardi di euro. I prodotti cosiddetti ‘Italian sounding’, che hanno un nome che sembra italiano ma che non sono prodotti nel nostro paese, generano una ricchezza anche superiore alle esportazioni del settore alimentare – ha specificato l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi -. Ci si deve concentrare quindi sulla difesa vera del nostro Made in Italy che in questo settore, si traduce anche nella difesa di produzione e quindi di posti di lavoro. In Toscana, per fare un esempio ci sono marchi come il Gallo Nero (vino Chianti), o anche lo stesso brand Toscana, che vanno difesi nel mondo al pari del cibo di qualità e delle grandi firme”.

“Il Made in Italy è anche agricoltura e il turismo esperienziale si basa anche su questo settore, che con le sue produzioni è di fatto un’attrattiva del nostro paese – ha detto Mirco Carloni, presidente Commissione agricoltura -. Ma il settore, sta vivendo un momento di difficoltà a causa degli aumenti che hanno fortemente impattato sui costi di produzione e sulla redditività di molte aziende del settore. Per questo credo che l’agricoltura intesa come momento di accoglienza, di conoscenza delle eccellenze del territorio e dei suoi prodotti, come avviene qui a Lucca, possa essere un’occasione per diversificare il reddito, e soprattutto per aumentare la qualità delle entrate delle azienda agricole del territorio”.

“Il settore dell’agriturismo in Toscana, negli ultimi 10 anni è cresciuto del 66 per cento, questo vuol dire che siamo in questo settore all’avanguardia in Italia, visto che il 27% dei posti letto si trovano nella nostra regione – ha aggiunto Leonardo Marras, assessore al turismo della Toscana -. A Lucca questo aspetto si arricchisce di tanti altri aspetti, ad altri contenuti come quelli culturali, che agevolano questa proposta e che la rendono particolarmente attrattiva sul piano internazionale. E su questo aspetto dell’internazionalizzazione del turismo rurale è necessario ancora lavorare e fare sistema”.

“Lucca – ha aggiunto il sindaco Mario Pardini – si pone come capofila per sviluppar il turismo rurale grazie ad una posizione geografica invidiabile che ci pone al centro di un territorio vicino al mare e alla montagna, arricchito da ville storiche incastonate nelle colline, e ricco di eccellenze eno-grastromiche. Caratteristiche che ci permettono di attirare un turismo sempre più esperienziale, pronto a stazionare per più giorni sul nostro territorio”.

Turismo rurale e sport: nasce Le strade più belle d’Italia

Ad introdurre alle potenzialità legate allo sviluppo del turismo rurale, collegato allo sport è Roberto Perticone, responsabile del progetto Italy Discovery & Countryside che ha sottolineato come il progetto goda del sostegno del Ministero del Turismo.

“L’idea è quella di celebrare la campagna italiana sotto ogni suo aspetto – ha sottolineato Perticone -, non promuovendo il soggiorno nelle strutture agrituristiche. Vogliamo invitare a cogliere le diverse opportunità che vanno dallo sport, alla salute, alla cultura, al benessere, alla convegnistica, al buon cibo. La campagna diventa così una grande attrattiva, con grandi potenzialità di apertura verso i mercati esteri. Siamo convinti che la bellezza dei nostri paesaggi rurali, possa attrarre anche il turismo che guarda allo sport e che sia, quindi, capace di contribuire anche alla destagionalizzazione dei flussi dei visitatori”.

Fra i testimonial del turismo sportivo anche l’alpinista lucchese Riccardo Bergamini, che ha raccontato come lo sport e la passione per l’attività all’aria aperta sia a tutti gli effetti un motore, non secondario di turismo. Bergamini noto per le sue scalate alle vette più alte del mondo ha sottolineato come sia importante instaurare un rapporto aperto con le culture e le tradizioni dei paesi che si vanno a visitare: “Ho girato tantissimo e mi sento di dire che il nostro territorio ha delle montagne magnifiche, che vanno valorizzate e fatte conoscere”.

Annunciato poi al convegno di Lucca, un nuovo progetto che porterà il nome di: Le strade più belle d’Italia, lanciato proprio da Italy Discovery & Countryside, insieme all’associazione dei Borghi più belli d’Italia con la partecipazione dell’Anci.

Un nuovo percorso che apre ad itinerari turistici, sul modello dei Borghi più belli d’Italia, con il quale agricoltura e territorio diventano paesaggio da vivere e attraversare percorrendo strade caratterizzate da contesti meravigliosi. Tracciati da percorrere in auto, moto, bicicletta e perché no anche a piedi, che collegano territori e attraversano borghi magnifici e invitano a gustare i sapori del territorio. Il primo tracciato, ancora da delineare nei dettagli porta dalla Garfagnana, partendo da Castelnuovo Garfagnana, al mare in Versilia.

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