La Garfagnana set di uno sceneggiato televisivo Rai sull’internamento degli ebrei

In tanti per il casting di Alfea Cinematografica. Sarà ispirato al libro "L’orizzonte chiuso" sui rastrellamenti a Castelnuovo

Una pagina di storia locale rimasta nascosta per lungo tempo, riemersa grazie ad un importante lavoro di ricerca archivistica – intrecciato al recupero di testimonianze orali – e racchiusa in un libro che presto ispirerà uno sceneggiato televisivo.



Si sono tenuti domenica (1 ottobre) e lunedì al teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, i casting per la ricerca di comparse e figurazioni speciali da inserire nel docu-film Rai di prossima uscita ispirato al saggio di Oscar Guidi, Silvia Angelini e Paola Lemmi, L’orizzonte chiuso – L’internamento ebraico a Castelnuovo di Garfagnana 1941-1943, uscito nel 2002 per Maria Pacini Fazzi Editore.

internamento ebrei Castelnuovo

Oltre 500 persone – di tutti i generi e le età – hanno risposto alla call della società di produzione cinematografica Alfea, con sede a Pisa, che, in collaborazione con la compagnia residente del teatro castelnuovese Il circo e la luna, ha curato le selezioni. I casting sono stati condotti da Luca Cortina e Michela Innocenti alla presenza del presidente Alberto Gabbrielli e dello staff di Alfea, del fotografo Virgilio Catarsi e di Luisa Traina, Antonella Sechi e Stefano Nannipieri.

“Il libro – spiega Oscar Guidi – nasce da una ricerca presso l’Archivio del Comune di Castelnuovo e l’Archivio di Stato di Roma, sull’internamento coatto nel capoluogo garfagnino di una settantina di ebrei (tutti stranieri, ad eccezione di uno proveniente da Livorno) dalla tarda estate del ’41 al dicembre del ‘43, ed è condito da una nutrita serie di interviste e memorie raccolte tra i sopravvissuti. Questi internati riuscirono ad integrarsi abbastanza bene nella comunità castelnuovese, trovando accoglienza e lavoro presso le piccole attività del paese nonostante i divieti. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, però, andarono incontro al loro tragico epilogo: trasferiti nel campo di concentramento di Bagni di Lucca, partirono in 107 in direzione del carcere di Firenze. Da qui, furono trasportati a Milano e quindi ad Auschwitz. Ne sopravvissero solo due”.

Il libro – scritto assieme alla storica Silvia Angelini, originaria di Pieve Fosciana ma residente a Viareggio, e a Paola Lemmi, che allora lavorava per la comunità ebraica a Pisa – ricevette subito l’interesse della Regione Toscana varcando, con il tempo, i confini nazionali. Numerosi, negli anni, i registi che hanno dimostrato interesse per il progetto. Oggi, grazie alla società di produzione cinematografica Alfea, finalmente questo interessamento si concretizzerà in un vero e proprio sceneggiato televisivo, le cui riprese inizieranno i primi novembre e saranno ambientate tra Castelnuovo e Castiglione di Garfagnana.



L’Unione Comuni Garfagnana, da sempre sensibile ed attenta alla valorizzazione e conservazione della memoria storica locale, ha sostenuto fin da subito questo progetto dando il proprio patrocinio. 

“Sono passati oltre vent’anni dalla pubblicazione di questo saggio – dichiara il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea Tagliasacchi – che ha avuto un rilievo nazionale ed europeo in quanto uno dei primi studi che dimostrano i rapporti tra la comunità locale e quella ebraica alle prese con l’internamento. Una memoria quasi scomparsa, ma che, grazie al lavoro di questi tre studiosi, è tornata alla luce richiamando l’attenzione dei media nazionali. Oscar Guidi è autore di numerosi libri, cinque dei quali a carattere storico pubblicati con la collana editoriale dell’Unione Comuni Garfagnana, Banca dell’Identità e della Memoria, che rappresenta un deposito antropologico, di storia, cultura e tradizioni della Garfagnana”.

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