Montefegatesi, oltre 20 con problemi intestinali: “Gaia si assuma le sue responsabilità”

Il comitato: "La società dice che l'acqua era comunque potabile. Allora come si spiegano i malori?"

A poche ore dalla riparazione del serbatoio che a Montefegatesi ha causato diversi danni alla popolazione e agli animali per colpa di un momentaneo sovradosaggio di cloro nell’acqua, non si fa attendere la nota del Comitato Montefegatesi in risposta alla società Gaia. La società, infatti, ha affermato che “non c’è stato alcun problema di potabilità” e che la popolazione avrebbe “segnalato il problema in ritardo”.

“Sabato e domenica – racconta il comitato – la gente ha manifestato problemi gastrointestinali. Al momento risultano più di 20 persone, ma stanno arrivando altre segnalazione, comprese turisti che hanno soggiornato in paese. Molte sentendo il forte odore hanno evitato l’uso dell’acqua, molti animali lo stesso”.

“Lunedì mattina si è constatata anche la morte di un pesce rosso a cui era stata cambiata l’acqua la domenica sera. Lunedì mattina, noi paesani – parlando tra di noi – abbiamo capito che il problema era diffuso, che poteva trattarsi dell’acqua e del cloro presente che odorava eccessivamente. In prima mattinata dunque viene chiamato direttamente un dipendente di Gaia per informarlo della situazione. Dopo nemmeno due ore arriva al Bottaccio un altro dipendente correndo per verificare la situazione, e ci aggiorna dicendo che si era rotto il modulatore del cloro”.

“Poco ore dopo arriva un altro dipendente e ci dice le stesse cose – racconta il comitato – Il giorno dopo, martedì, un altro dipendente era a lavorare al problema. Secondo Gaia la colpa è della popolazione che ha segnalato tardi e male (in realtà lo abbiamo fatto direttamente ad un dipendente che ha subito mandato personale sul posto) e che la grossa perdita (finita la tanica di cloro in due giorni) non ha causato nessun danno all’acqua. Quindi, in parole povere, nonostante abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava a causa dei numerosi problemi intestinali riscontrati tra la popolazione, Gaia insinua che nonostante l’enorme perdita di cloro l’acqua era potabile? In parole povere i malesseri avuti a causa dell’acqua sono invenzioni? Capiamo che Gaia ormai è abituata a non prendersi mai le sue responsabilità, a scaricare le colpe sugli altri, lo sappiamo ci siamo già passati, é nel dna di chi la gestisce e la dirige. Ma qui si parla di salute pubblica, di persone, vere, reali, che sono state male. Di animali che sono stati male. Anche se solo a livello intestinale”.

“Il problema è stato meccanico e ci sta, è comprensibile. Ma la non presa di responsabilità di Gaia, è grave – scrive il comitato – Come possiamo fidarci di un ente che gestisce l’acqua pubblica che si comporta in questo modo? La mancata comunicazione immediata alla popolazione è un altro grosso errore fatto. L’informazione alla popolazione è la base dopo l’avvenimento di fatti del genere. Facciamo un richiamo anche al sindaco, a cui abbiamo mandato una mail informativa, ricordiamo che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, e quindi ci aspettiamo che prenda posizione e ci tuteli come popolazione. Sicuri che nelle prossime ore lo farà. Ci teniamo a ringraziare tutti i dipendenti Gaia che sono stati tempestivi, ci hanno informato e si sono scusati per la situazione. Sperando che non abbiano ripercussioni sul lavoro a causa della loro sincerità”.

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