Niente Tosap per bar e ristoranti, arrivano risorse a fondo perduto per le piccole imprese

Il governo vara il decreto "rilancio": superbonus per ristrutturare casa e fino a 500 euro per le vacanze

Cinquantacinque miliardi in aiuti a famiglie e imprese, per traghettare non solo la ripartenza ma soprattutto il rilancio del Paese fermo ormai da due mesi per l’emergenza coronavirus. Il governo ha varato il dl rilancio, un maxi piano per rilanciare l’Italia nei giorni in cui ci si prepara alla ripartenza della gran parte delle attività.

“C’è un Paese in grande difficoltà – ha ammesso il premier Giuseppe Conte, annunciando il via libera al dl da parte del consiglio dei ministri -: questa manovra contiene le premesse per accompagnare la ripartenza e il rilancio. Ci sono cittadini che hanno perso il lavoro, commercianti che non riapriranno la loro attività: abbiamo pensato a tutti loro”. Prevedendo pratiche più spedite per l’erogazione degli ammortizzatori sociali, di cui l’Inps pagherà subito anticipazioni. Ma per le piccole imprese saranno erogati finanziamenti a fondo perduto e introdotti sgravi per affitti e bollette per le famiglie.

Proprio alle famiglie è destinato anche il bonus bebè che raddoppia fino a 1.200 euro per chi non ne ha ancora beneficiato.

Imponente lo stanziamento per i lavoratori: 25,6 miliardi di euro: “Ci sono – ha detto il premier le risorse per rifinanziare cassa integrazione e bonus per gli autonomi, per i quali abbiamo previsto che arrivino in modo veloce. Per gli autonomi iscritti alla gestione separata dell’Inps, sono previsti 600 euro subito: “Contiamo di farli arrivare ai lavoratori già dalle ore successive alla pubblicazione del decreto”.

Altri 15-16 miliardi di euro serviranno al sostegno alle imprese, con la previsione di finanziamenti a fondo perduto per le più piccole e in questo momento in maggiore affanno. Per le attività piegate dalla crisi del coronavirus il governo prevede il taglio di 4 miliardi di tasse per le imprese fino a 250 milioni di fatturato, e sconti fiscali per bar, ristoranti, stabilimenti balneari che dovranno spendere in sicurezza per poter riaprire dal prossimo 18 maggio. Gli esercizi pubblici non dovranno pagare la Tosap mentre alberghi e stabilimenti balneari saranno esentati dal pagamento della prima rata dell’Imu.

Per agevolare la ripresa il governo dispone il rinvio delle tasse a settembre e introduce forme di aiuto anche per il pagamento delle attività che sono rimaste chiuse in questi mesi a causa del lockdown.

E ancora per le famiglie più bisognose, sono previsti bonus da 400 a 800 euro, per redditi Isee fino a 15mila euro. Oltre al bonus bebè, sono rinnovati i congedi parentali fino a 30 giorni nel settore privato. Un occhio anche alla disabilità con l’incremento del fondo per le non autosufficienze fino a 90 milioni.

Gli aiuti si concretizzano anche in opportunità. E’ stato infatti deciso di introdurre il superbonus per la ristrutturazione della casa, che non avrà alcun costo.

Per la scuola è pronto un miliardo e 250milioni in due anni per la digitalizzazione e per adottare le misure di sicurezza per tornare tra i banchi a settembre. “Diamo un importante segnale per stabilizzare il corpo docente – ha spiegato il premier -, con 16mila nuovi posti per insegnanti che porterano in tutto a 78mila nuovi insegnanti di ruolo”.

Fondi anche ad università e ricerca, con le previsione di 4mila nuovi ricercatori, settore per cui vengono stanziati 300 milioni.

Una forma d’aiuto per le famiglie sarà anche il bonus vacanze per un massimo di 500 euro per nucleo familiare con reddito inferiore ai 40mila euro e spendibile per tutto il 2020. Un incentivo per il turismo per il quale si stabilirà un fondo per la promozione. Ha lo stesso fine anche la cancellazione della Tosap per bar e ristoranti.

Anche la cultura avrà la sua fetta: il governo ha previsto di concedere ai lavoratori del settore l’indennità di 600 euro anche per aprile e maggio.

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