Non siamo ancora a livelli record ma erano anni che a luglio la portata del Serchio non si abbassava così tanto. Sulle varie stazioni di rilevamento lungo i circa 110 chilometri che percorre il fiume dalla sorgente fino al mare infatti è difficile trovare un punto in cui la portata sia sopra gli 80 centimetri sullo zero idrometrico. E, anzi, in molti casi il livello dell’acqua è sotto lo zero ovvero sotto la portata minima del fiume secondo i dati rilevati dal centro funzionale della Regione Toscana. A causare questo stato di cose è la stagione estremamente siccitosa preceduta da una primavera povera di piogge e un’estate ancora più canicolare.

Uno stato di cose che per quanto significativo come indizio di una situazione povera di precipitazioni che negli ultimi 10 giorni si è aggravata, per il momento non desta preoccupazione, in quanto i bacini che vengono alimentati dal Serchio sono ancora ricchi di acque sotterranee.
Lungo il percorso del fiume, però, i dati parlano di un portata che è scesa sotto il metro cubo al secondo. A Camporgiano, nella giornata di ieri (sabato 8 luglio), il Serchio aveva un livello di appena 60 centimetri sullo zero idrometrico con una portata inferiore a un metro cubo al secondo. Al ponte di Campia, altro punto rilevato, il livello era di circa 85 centimetri sotto lo zero idrometrico, ovvero oltre il fondo scala. Non andava meglio a Calavorno dove il livello era ancora di 30 centimetri sotto lo zero. Situazione se possibile anche più bassa al rilevamento di Borgo a Mozzano dove il fiume aveva una portata di circa 2 metri e mezzo sotto lo zero della scala idrometrica. In prossimità di Lucca, a Monte San Quirico dove è previsto un altro rilevamento, il fiume è arrivato ad appena 8 centimetri sul livello minimo. Livello pressapoco confermato anche dai rilevamenti in zona pisana dove a San Giuliano e a Pontasserchio e alla foce, l’altezza del fiume arriva a circa un metro sopra il fondo scala.

La Lima
Se per il Serchio è tempo di livelli minimi e spesso oltre la soglia del misurabile, la situazione è piuttosto critica anche sulla Lima, il principale affluente che al primo punto di rilevamento a Cutigliano sull’appennino pistoiese era ad appena un metro sopra lo zero pluviometrico, mentre a Bagni di Lucca prima di buttarsi nel Serchio è a 87 centimetri sopra lo zero.

Il parere
Una situazione di siccità di cui i primi a fare i conti sono gli agricoltori che si approvvigionano di acqua direttamente dal fiume utilizzando le acque superficiali.
“Il fiume è particolarmente basso perché abbiamo avuto una primavera che in termini di precipitazioni si è comportata come un’estate” spiega il geologo Raffaello Nardi, fino a poco tempo fa a capo dell’autorità di bacino del fiume Serchio. “Per il momento il livello del fiume è basso, ma non dovrebbe essere preoccupante infatti per quanto l’acqua portata dal Serchio possa essere poca, c’è da tende conto che il bacino del fiume per la sua natura geologica e per l’intervento dell’uomo ha una serie di riserve importanti. Lungo il percorso del fiume ci sono le dighe, gli invasi idroelettrici e già questi sono una prima riserva e poi ci sono tutte le riserve naturali che il fiume ha creato nella sua storia, quelle del sottosuolo che vengono alimentate dal Serchio. Quando le acque arrivano verso valle, da lì cominciano a rimpinguare le falde del subalveo del Serchio che dovrebbero sicuramente essere ancora cariche. In parte seguono il corso del vecchio Auserculus che attraversava la Piana di Lucca verso il padule di Bientina, andando a ricaricare quella parte di sub alveo. Ma lo stesso si può dire anche per le altre zone di sub alveo”.
Intanto però per i prossimi giorni non sono attese precipitazioni e quindi sulla Toscana settentrionale continuerà questa ondata di calore con temperature alte e il livelli del fiume potrebbe abbassarsi ulteriormente.

Gabriele Mori