Andare Oltre: ‘Chiusura Cas, controlleremo situazione’

Dopo l’approvazione in consiglio comunale, con voto unanime, dell’attivazione del progetto Sprar che consentirà di chiudere i Cas di Diecimo con i profughi ospitati che passeranno da 45 a 25 (leggi qui); la lista civica di opposizione di Borgo a Mozzano Andare oltre interviene sulla vicenda. Il gruppo, dopo alcune critiche al sindaco Andreuccetti, dichiara che ha espresso il proprio voto favorevole ricevendo rassicurazioni sul fatto che “l’adesione al progetto Sprar impedisce altri arrivi di migranti sul territorio e che gli ospiti hanno già tutti il riconoscimento di rifugiati politici”. Andare Oltre però è rimasto stupito dal fatto che “i nuovi siti che accoglieranno persone sul nostro territorio sono stati scelti dalla cooperativa sociale che ha vinto l’appalto, ossia una cooperativa della zona fiorentina”, aggiungendo che manterrà “un controllo attento e puntuale su quanto promesso dall’amministrazione”.

 

“Il dibattito sul tema dell’accoglienza nel Comune di Borgo a Mozzano va avanti già da molto tempo e in alcuni periodi ha visto anche momenti di scontro con la cittadinanza – le parole di Andare Oltre -. Questo perché, il percorso è stato mal gestito dall’amministrazione Comunale che ha inizialmente accampato progetti di inserimento delle persone richiedenti asilo in piccole frazioni (come quella di Butia, dislocata fuori dal centro e con un numero limitato di abitanti) senza nessun confronto con la popolazione. Questi progetti iniziali, per fortuna, sono stati ritirati grazie all’intervento del gruppo consiliare Andare Oltre che, fin dall’inizio, si è espresso favorevolmente alla necessità di predisporre progetti di accoglienza, pur che basati sul confronto e sulla condivisione con la popolazione e per piccolo numeri. Successivamente si è assistito però ad un arrivo incontrollato, soprattutto a Diecimo, di migranti inviati dalla prefettura in accordo diretto con i privati; i progetti non sono stati poi né concordati con la popolazione, né seguiti e né supervisionati dal sindaco e dalla giunta, tant’è che è intervenuta l’Asl perché c’erano anche situazioni non idonee dal punto di vista sanitario e abitativo”.
“Fino ad oggi – proseguono – quindi ci è sembrato che l’amministrazione non avesse un’idea chiara di quale fosse la linee politica e tecnica da seguire e, soprattutto, che non abbia controllato e monitorato i progetti attuati a Borgo a Mozzano. Mercoledì (2 maggio) c’è stato un consiglio comunale con un unico punto in discussione cioè l’approvazione di un ordine del giorno sulla clausola di salvaguardia, ossia quella clausola che per legge è garantita ai Comuni che si assumono la responsabilità diretta della gestione dei progetti di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo (Sprar) e che limita il numero di persone che può essere accolto sul territorio (25). Ci sarebbe sembrato più opportuno che all’ordine del giorno ci fosse il dibattito sul progetto complessivo di accoglienza che questa amministrazione ha intenzione di realizzare sul proprio territorio e non solo di un parte residuale e noi di Andare Oltre abbiamo chiesto più volte al sindaco se, in caso di nuove ondate emergenziali di presenze di persone richiedenti asilo, ci sia nuovamente il pericolo che la prefettura, realizzi progetti di accoglienza concordandoli con i privati ed imponendoli al Comune. A queste preoccupazioni, abbiamo avuto rassicurazioni da parte del sindaco che ha ribadito che l’adesione al progetto Sprar, impedisce altri arrivi di migranti sul territorio e che gli ospiti hanno già tutti il riconoscimento di rifugiati politici. Pertanto Andare Oltre ha espresso il proprio voto favorevole all’ordine del giorno in cui veniva chiesta l’applicazione della clausola di salvaguardia, considerando che, quanto presentato dall’amministrazione, per la prima volta, si avvicinasse ad un progetto pensato e strutturato su questa tematica…salvo poi rimanere stupiti dal fatto che siamo stati informati che i nuovi siti che accoglieranno persone sul nostro territorio sono stati scelti dalla cooperativa sociale che ha vinto l’appalto ossia una cooperativa della zona fiorentina. Come gruppo consiliare di opposizione – concludono – manterremo un controllo attento e puntuale su quanto promesso dall’amministrazione”.

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