San Romano, adottato il piano operativo intercomunale

La sindaca Mariani: "Garantiamo sin d’ora ai cittadini che daremo pubblicità all’avvio della fase dedicata alle osservazioni"

Il consiglio comunale nella seduta di ieri (19 febbraio) ha adottato il piano operativo intercomunale. Attraverso lo strumento operativo che definisce all’interno del piano strutturale intercomunale (risalente al 2019) la disciplina urbanistica ed edilizia organizzata secondo due macroaree il perimetro del territorio urbanizzato e quello del territorio rurale.

Nel perimetro del territorio urbanizzato sono disciplinati gli insediamenti esistenti e sono localizzate le possibili nuove aree edificabili, aree di trasformazione, assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi, piani attuativi e rigenerazioni, nel rispetto delle normative regionali e nazionali, dei vincoli e delle indicazione del piano strutturale. Per il perimetro del territorio rurale regole omogenee per il patrimonio edilizio esistente e opportunità di sviluppo sono declinate valorizzando piani di gestione e aziendali di imprenditori agricoli . Oltre al dimensionamento insediativo che stabilisce i limiti quantitativi dello sviluppo edilizio ed urbanistico del Comune che interessano i cittadini nel piano operativo sono indicate le opzioni che riguardano le esigenze di pubblico interesse.

Avvenuta l’adozione da parte di tutti i consigli comunali della Garfagnana il Piano sarà pubblicato sul Burt e da quel momento decorreranno i 60 giorni entro i quali sarà possibile far pervenire osservazioni e indicazioni di modifica che saranno valutate ed eventualmente assunte prima della definitiva approvazione.

“Il nostro Ente – dice la sindaca Raffaella Mariani – era dotato di uno strumento urbanistico recente, infatti il regolamento urbanistico risale al 2019, tuttavia la scelta di condividere con tutti i comuni della Garfagnana un unico piano darà i suoi frutti non solo grazie ad una complessiva semplificazione per i professionisti e le amministrazioni, ma consentirà anche di poter accedere con più facilità ad opportunità e risorse che la Regione Toscana riserva a quei territori che scelgono una pianificazione comune. Garantiamo sin d’ora ai cittadini che daremo pubblicità, assieme all’Unione dei Comuni che coordina i nostri lavori, all’avvio della fase dedicata alle osservazioni e che congiuntamente alle loro istanze sosterremo l’accoglimento di eventuali modifiche contemplate dalle normative presenti”.

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