Sanità, Azione: “Favorevoli al presidio unico ospedaliero in Valle del Serchio”

Dianda e Donati: "Serve però prima analizzare e valutare le caratteristiche ed esigenze del territorio"

Bilancio e futuro della sanità in Valle del Serchio, Azione suggerisce il percorso da intraprendere: dal presidio unico ospedaliero alla Casa di comunità a partire, però, da una valutazione complessiva e sistemica delle necessità del servizio sanitario a livello locale e regionale.

“Ora più che mai è necessario tornare a parlare di sanità, in un momento politico in cui il nuovo governo ha poche idee sul da farsi e la Regione Toscana naviga con difficoltà, nel tentativo di trovare soluzioni di comprovata efficacia ed evidenza scientifica, in assenza a livello regionale del supporto degli organismi di governo clinico, di cui non sono ancora stati nominati i responsabili – dicono la coordinatrice con delega alla sanità e il coordinatore della Mediavalle di Azione Lucca Lucia Dianda e Piero Donati -. Vogliamo porre l’attenzione sulla zona della Valle del Serchio, la quale fa parte della Usl Toscana nord ovest e che, data la sua collocazione geografica periferica, risente maggiormente dell’abbandono politico centrale, lasciando ai sindaci dell’area la responsabilità di controllare e decidere di conseguenza”.

“Ma il controllo senza una seria programmazione incentiva i singoli Comuni a ‘tirare l’acqua al proprio mulino’, spingendoli, talvolta, a prendere decisioni che comportano costi eccessivi ed inutili e conseguenze anche catastrofiche – proseguono dall’esecutivo provinciale di Azione -. Per non parlare, poi, di quelle amministrazioni comunali che si fanno portatrici, a priori, degli interessi di comitati sorti solo per dire no a qualsiasi proposta costruttiva. Per colpa dei vari campanilismi, abbiamo perso l’occasione di realizzare un nuovo, unico presidio ospedaliero della Valle del Serchio; nel frattempo si stanno sperperando decine di milioni di euro per rattoppare alla meglio ciò che già esiste, senza tenere conto delle effettive necessità territoriali e dei tempi di realizzazione. Abbiamo bisogno di un’assistenza sanitaria capace di intercettare le reali esigenze della popolazione, effettuando in loco la maggior parte della diagnostica e filtrando le richieste di primo intervento così da non intasare i pronto soccorso che dovrebbero occuparsi solo di emergenze gravi e che, nel contempo, presentano carenze di personale.

“Analizzare e valutare le caratteristiche ed esigenze del territorio è fondamentale: nascite, invecchiamento della popolazione, distanze da percorrere, strutture attualmente presenti – dicono ancora dal partito -. Siamo favorevoli alla realizzazione di un unico ospedale nel territorio della Valle del Serchio, con un pronto soccorso dotato di attrezzature e personale in grado di risolvere i casi gravi.
Ed ancora, occorrerà realizzare una Casa di comunità che fornisca assistenza di base continuativa e filtri gli accessi al Pronto Soccorso, demandando ai centri specialistici provinciali e/o regionali la gestione dei casi clinici che necessitano di alta specialità”.

“Quale sanità vogliamo per la Valle del Serchio? È il momento, quindi, di rispondere, senza indugi – proseguono -. Ma per fare questo occorre individuare i bisogni della popolazione ed avanzare soluzioni senza preconcetti, velleità campanilistiche ed interessi personalistici. A tal fine sarebbe opportuna una valutazione complessiva e sistemica delle necessità ospedaliere del servizio sanitario da parte della Regione. Purtroppo le manovre politiche della Usl e della Regione Toscana, in questi ultimi anni, sono state orientate più alla riduzione della spesa pubblica che a una soddisfacente tutela dei diritti dei pazienti ed al mantenimento dei servizi sanitari necessari. Azione è pronta, con i suoi esperti, a farsi carico dei problemi dei cittadini e a contribuire alla riorganizzazione e programmazione della sanità toscana, partendo dalla valutazione delle necessità strutturali, del personale ed economiche e tenendo conto delle differenti realtà territoriali”.

“Un preciso ed immediato riscontro, inoltre, permetterà di spendere bene e velocemente i soldi previsti dal Pnrr: vogliamo perdere anche questa occasione? La nostra salute è il bene più prezioso che abbiamo: cerchiamo di averne cura – concludono -. Per questo dobbiamo affidarla a persone serie e competenti che abbiano visione di insieme, capacità analitiche, che siano in grado di avanzare proposte concrete e realistiche e che antepongano i diritti fondamentali dei cittadini al loro personale tornaconto. Ancora una volta, fatti, non parole, nell’interesse del bene più importante: la nostra salute”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Serchio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.