Da scuole a impianti, Rinascimento attacca

“Un clima di terrore. Questo è quanto si percepisce sul nostro territorio, nessuno osa ribellarsi o protestare. La politica del ‘o con noi o contro di noi’ e di dividere i cittadini in serie a, b e zeta sta dando il suo risultato. I cittadini ci contattano come unica opposizione per avere risposte precise su argomenti scomodi per gli altri”. Apre così la nota di Progetto Rinascimento, il gruppo di opposizione di Bagni di Lucca, che ha deciso così di mettere sotto i riflettori alcuni punti: “Nella frazione di Scesta il campo sportivo è tutto meno che quello per cui è destinato. Ricordiamo esponenti della passata opposizione ora amministratori, che si inventavano difficoltà di intervento da parte dell’ambulanza a causa di una buchetta all’imbocco della stradina all’ingresso del campo. Lo sviluppo turistico, lanciato dalla passata amministrazione, ha bisogno di soluzioni a più ampio raggio”. 

Particolare attenzione anche per San Cassiano: “Campo rovinato con una pista da ballo in cemento utilizzata per quattro giorni l’anno – scrive Progetto Rinascimento – In passato per un parcheggio di una notte di pochi mezzi a fine turistico è successa la fine del mondo, motivo: la pressione delle ruote sull’erba poteva provocarne un danno. Il pretesto di realizzare un campo da pallavolo o uno spiazzo per l’elicottero è fantascienza. Realizzato con tre reti montate sul campo sportivo è da esempio su come si possano organizzare splendidi tornei senza fare scempi. Per la scuola di San Cassiano la domanda più frequente riguarda i controsensi derivati dalle decisioni prese. Si decide di chiuderla e accorparla nel nuovo plesso di Scesta per la pericolosità dell’edificio di San Cassiano, dichiarando ufficialmente in consiglio comunale che la scuola sorge su una frana attiva, ancor prima di avere i risultati del monitoraggio geologico. Poi viene comunicato che ci sarà la deroga di un anno, non parlando più di pericolosità, ma argomentando in merito agli iscritti. Inoltre – continua il gruppo – l’edificio rimarrà a disposizione del paese. Ma allora, la scuola è sicura o no? Se non è sicura per cosa dovrebbe essere usata un domani dai paesani? E le abitazioni private costruite nella medesima area sono anch’esse a rischio?”. Ultimo punto preso in esame dal gruppo di opposizione è la frazione di Montefegatesi dove “i lavori dell’Enel dovevano essere terminati da un anno. Gli amministratori attuali – scrive Progetto Rinascimento – non erano informati al punto che chiedevano aggiornamenti sul proseguo dei lavori ai paesani che incontravano giù in capoluogo alla Villa. Non è per merito dei solleciti dell’attuale amministrazione che sono state tappate le buche nel tratto tra il bivio di San Cassiano e Montefegatesi, ma la coscienza dei tecnici Enel che sono intervenuti per iniziativa loro. Queste domande – conclude il gruppo – saranno argomento di nostre interpellanze da discutere in consiglio comunale, sperando che ottengano risposte e non i soliti giochi di parole senza fatti”.

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