Precipita con auto dal ponte: risarcito

Il Comune di Bagni di Lucca deve risarcire di circa 300mila euro un operaio che era precipitato con la sua auto da un ponte il cui guard rail non era risultato a norma.

Così ha stabilito la suprema corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso del municipio confermando la sentenza d’Appello in favore dell’operaio che una mattina di 8 anni fa stava andando a lavorare ma per il ghiaccio presente sulla strada era andato a sbattere con l’auto contro il parapetto della strada comunale finendo di sotto, riportando gravi ferite e lesioni. Dalle indagini è emerso che tale guard rail non era in regola con la normativa vigente e non ha quindi retto all’urto avvenuto a bassa velocità. In particolare i giudici hanno considerato il profilo del nesso causale e della pericolosità intrinseca della cosa in custodia rilevando che “in ogni caso, anche considerando la sola prestazione del parapetto, questo debba ritenersi elemento sufficiente per fondare la responsabilità del Comune, facendo riferimento alle conclusioni del perito che ha ritenuto che la barriera non era a norma, essendo notevolmente inferiore a un indice di severità di 40 chilometri orari, e dunque inferiore del 64% rispetto a quella di una barriera di minima sicurezza e che la ringhiera di protezione, dai calcoli effettuati non aveva caratteristiche tali da potere contenere urti di veicoli anche a basse velocità e quindi era inadeguata secondo le normative vigenti. La responsabilità della pubblica amministrazione può dunque concretizzarsi nella violazione di regole di comune prudenza in relazione ai rischi concreti inerenti a una res – quale un parapetto non idoneo a reggere un impatto a basse velocità”. La sentenza di condanna del Comune a risarcire l’operaio con circa 300mila euro ora è definitiva.

Vincenzo Brunelli

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