Kme, fumata bianca: a Fornaci resta la produzione di laminati in rame e ottone

Riguardo al personale assunto con contratto a termine di 12 mesi, l’azienda si impegna a trasformarlo a tempo indeterminato

È stata siglata questa mattina (14 aprile) un’ipotesi d’accordo tra la direzione aziendale Kme, le organizzazioni sindacali e le Rsu degli stabilimenti di Serravalle Scrivia, Fornaci di Barga e Firenze. A renderlo noto sono i coordinatori nazionali Fim, Fiom e Uilm del gruppo: Michele Folloni, Massimo Braccini e Giacomo Saisi.

“L’accordo è finalizzato alla protezione e al rilancio dei siti produttivi in Italia – spiegano i sindacati -. Il core-business dell’azienda rimane la metallurgia e sono definiti investimenti in tutti gli stabilimenti del gruppo. Per quanto riguarda Fornaci di Barga è confermato come stabilimento centrale per la produzione di laminati per il sud Europa e come polo principale per la produzione di laminati industriali in ottone e rame. Il settore lingottiere a Fornaci di Barga è confermato come sito italiano per la produzione dei cristallizzatori per le acciaierie e l’ingresso del nuovo azionista di maggioranza (Paragon) non comporterà cambiamenti strategici per il sito”.

“Per il sito di Serravalle Scrivia viene confermata la posizione dominante sul mercato domestico del tubo sanitario e la volontà di sviluppo e rilancio dell’azienda – proseguono le organizzazioni sindacali -. La sede di Firenze continuerà a rivestire il ruolo amministrativo internazionale nel gruppo Kme. L’accordo prevede un premio di risultato legato al raggiungimento di obiettivi che, in considerazione della crescita aziendale, appare garantito perlomeno ai minimi scaglioni, potendo arrivare a riconoscere un importo massimo di 2,5 mila euro. Il premio aziendale dal controvalore di 500 euro annui per l’anno 2022 aumenterà di ulteriori 100 euro. L’accordo prevede altresì uno specifico capitolo sulle pari opportunità e molestie sul luogo di lavoro, sulla sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro, sul diritto alla formazione e sulle nuove assunzioni. Riguardo il personale assunto con contratto a termine di 12 mesi, l’azienda si impegna a trasformarlo a tempo indeterminato“.

“È stato inoltre normato attraverso uno specifico allegato all’accordo il lavoro agile (smart working), dove sono previsti importanti diritti per i lavoratori e il riconoscimento del buono pasto durante le giornate lavorative con questa modalità – vanno avanti i sindacati -. L’accordo prevede infine clausole di garanzia dove l’azienda si impegna a non spostare attività che implichino la perdita di volumi produttivi e viene confermata la commissione economica congiunta, al fine di monitorare l’andamento aziendale. Riteniamo questa ipotesi di accordo molto importante e fondamentale per gli stabilimenti italiani e per i lavoratori. Dopo quasi 10 anni di accordi difensivi, siamo ritornati a definire un accordo espansivo che apre una nuova fase di incrementi economici e di migliori prospettive. Nelle prossime settimane verranno fatte le assemblee per illustrare i contenuti dell’intesa e a seguito verrà sottoposta a referendum tra i lavoratori di tutto il gruppo
Kme”.

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