Smartphone e pandemia: uno sguardo al mercato, tra i nuovi Huawei e l’incremento dell’e-commerce

La produzione cinese ha subito una battuta di arresto ma i margini di ripresa sono dietro l’angolo

Mai, come in questi giorni, le persone hanno sperimentato l’importanza di sentirsi vicine anche solo con una videochiamata. Eppure la serrata generale ha penalizzato anche il mercato degli smartphone che – stando già ai dati di febbraio, quando l’epidemia aveva coinvolto soltanto la Cina – avrebbe registrato un calo del 39 per cento di vendite rispetto al mese precedente. Non ci sono precedenti nella storia, per quanto breve, degli smartphone. Rispetto al febbraio 2019 il calo è di 38 punti percentuali.

Secondo le analisi condotte dagli esperti la causa principale sarebbe l’interruzione della filiera che forniva i singoli materiali da assemblare alle fabbriche dei brand in commercio: in Cina, infatti, già da gennaio hanno iniziato temporaneamente a chiudere tutte le industrie.

C’è poi da considerare che, in un clima di incertezza, anche la domanda dei consumatori diminuisce a vantaggio di quei beni di prima necessità come cibo e medicine – per quanto fin da subito le telecomunicazioni abbiano rivestito un ruolo primario nella riorganizzazione della quotidianità delle persone.

Tra i brand più affidabili si conferma Huawei che nonostante l’emergenza ha deciso di presentare in streaming i nuovi P40 Lite, P40, P40 Pro e P40 Pro+, smartphone della serie P – quella più prestigiosa e importante, quella che per l’ottimo rapporto qualità prezzo risulta essere tra le più gradite dagli utenti al punto da fare concorrenza diretta sia agli iPhone più recenti sia ai Samsung Galaxy S20.

Tuttavia c’è una sfida in più per l’azienda cinese: convincere all’acquisto le persone nonostante l’interdizione alle applicazioni ufficiali marchiate Google. Il governo degli Usa, infatti, ha accusato Huawei di favorire lo spionaggio commissionato dal governo cinese. Nessuna prova concreta, tuttavia, ad oggi è stata prodotta a conferma di questa accusa.

Durante la presentazione online ha preso la parola Richard Yu, uno dei dirigenti dell’azienda cinese: il manager si è posto con molta calma, assicurando di poter soddisfare la domanda globale dei nuovi smartphone nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia di Covid-19 in corso.

Il design della nuova linea P40 è particolarmente elegante e accattivante. Se ne può leggere una recensione affidabile sul comparatore di prezzi idealo, che conduce anche una buona analisi sull’andamento dei prezzi. In particolare è stimato che la versione low cost della linea, il P40 Lite, sarà ancora più accessibile in estate: 4 mesi dopo il lancio, esattamente come accaduto per il corrispettivo modello della linea P30. E questo dovrebbe accadere indipendentemente dall’evolversi della situazione sanitaria globale.

Ci vorranno invece circa 7 mesi perché a calare di prezzo sia il modello di smartphone più evoluto, il P40: ma attenzione a cogliere l’attimo, se si è interessati, perché con il Natale l’oggetto tornerà a costare un po’ di più.

E con il 2021 dovrebbe trainare il mercato mondiale degli smartphone anche la diffusione del 5G. Certo è che tra le previsioni più verosimili c’è la svolta radicale delle abitudini di acquisto: è infatti previsto che anche il settore hi-tech vedrà affermarsi ancora di più nell’e-commerce. Una necessità in tempi di coronavirus che consoliderà quel mercato anche dopo il rientro dell’emergenza.

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