Ha portato il coltello da casa poi ha pugnalato e ucciso la moglie: l’omicida torchiato per quasi due ore

Un fendente al polmone è stato quello fatale. Pescaglini trasferito in carcere: per i carabinieri era lui a volersi separare

Ha atteso otto lunghi minuti dopo aver accoltellato a morte la moglie Maria Batista Ferreira, badante di 51 anni originaria del Brasile, con la quale era sposato da circa 20 anni. Lunghi minuti che sono intercorsi dalla chiamata al 118 all’arrivo dei carabinieri in via Cesare Battisti a Fornaci di Barga, dove ieri (26 febbraio) poco prima delle 18, Vittorio Pescaglini, 56 anni, di Fabbriche di Vallico, operatore ecologico, ha accoltellato la donna da cui si stava separando con un coltello First Blook Survival Knife, che – sostengono i carabinieri – era andato a prendere a casa, prima di presentarsi all’appuntamento chiesto dalla moglie.

omicidio Fornaci di Barga

https://www.luccaindiretta.it/cronaca/2024/02/26/accoltella-a-morte-la-moglie-da-cui-si-stava-separando-e-si-costituisce/395891/

Pescaglini si è consegnato ai carabinieri senza fare alcuna resistenza: interrogato nella serata di ieri dai carabinieri e dal magistrato di turno, Paola Rizzo, per oltre un’ora e mezza, avrebbe sostenuto di aver perso il controllo a causa di una lunga crisi matrimoniale e delle richieste di denaro da parte della moglie. La donna – contrariamente a quanto appreso in un primo momento e sostenuto da un commerciante del paese – non aveva mai sporto denuncia contro il coniuge e ai carabinieri non risultano episodi di maltrattamenti o aggressioni. Nulla, insomma, che potesse far presagire il dramma che si è invece consumato ieri.

Vittorio Pescaglini e Maria Battista Ferreira

Dopo essere stato torchiato, Pescaglini è stato trasferito in una cella del carcere San Giorgio di Lucca: attualmente è fermato per omicidio volontario, mentre gli inquirenti stanno valutando se contestare o meno anche la premeditazione. A breve Pescaglini, difeso dall’avvocato Mara Nicodemo, dovrebbe comparire di fronte al gip per l’interrogatorio di garanzia.

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, l’operatore ecologico si sarebbe presentato all’incontro armato del coltello per uccidere. Sempre stando all’accusa, prima di recarsi all’appuntamento con la moglie alla vigilia della firma della separazione in Comune, si sarebbe recato nella casa di Fabbriche di Vallico dove per lunghi anni aveva convissuto con Maria Batista Ferreira. Preso il coltello da cucina – un pugnale da sopravvivenza, utilizzato spesso anche nei film d’azione e di guerra -, sarebbe salito sulla sua Fiat Punto, raggiungendo via Cesare Battisti a Fornaci di Barga, fermandosi di fronte all’hotel Gorizia dove la donna alloggiava ormai da qualche settimana.

A quel punto, è la ricostruzione dei carabinieri sulla base anche del racconto di alcuni testimoni oculari, ha attraversato la strada con il coltello in mano e ha pugnalato la moglie. Il colpo fatale, secondo un primo esame esterno svolto dal medico legale Stefano Pierotti, sarebbe stato sferrato al fianco destro: il coltello ha perforato il polmone della vittima, senza lasciarle scampo.

A quel punto è stato il marito a chiamare i soccorsi. Secondo gli inquirenti ad armarlo sarebbe stata l’esasperazione del suo matrimonio ormai finito da tempo. Era Pescaglini a voler chiudere quella relazione ma – secondo quanto poi emerso dalle indagini -, la moglie si sarebbe opposta. Maria, che svolgeva piccoli lavori saltuari da badante, temeva di perdere tutto e per questo – sempre stando agli inquirenti – aveva chiesto negli ultimi tempi denaro al marito.

Una situazione molto delicata tra una coppia in fase di separazione, che è degenerata in un terribile femminicidio, senza – almeno apparentemente – alcun precedente. Non c’erano state aggressioni, casi di maltrattamento o episodi che avrebbero potuto far ipotizzare questo drammatico epilogo.

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