Preleva dalle casse dell’azienda ma non giustifica le spese: manager di Barga condannata a restituire il denaro

Sparito in pochi mesi il denaro destinato a finanziare alcune attività in Polonia. Nei guai anche una ditta di cui la donna era socia

Prelevava denaro dalle casse della società che amministrava senza poi fornire ai soci i giustificativi di quelle spese, manager di Barga condannata a restituire il denaro preso e speso senza “fondamento” secondo i giudici.

In parte li avrebbe spesi lei direttamente, circa 52mila euro e altri 28mila euro li avrebbe dati ad un’altra società lucchese di cui era socia. Ora dovranno pagare entrambi (manager e società) oltre 80mila euro più interessi e rivalutazione alla società toscana dalle cui casse avevano preso i soldi senza portare a compimento alcun tipo di affare.

A dicembre del 2016 il socio di maggioranza della società decide di finanziare le casse comuni con 115mila euro per portare avanti alcuni affari in vari settori (turistico e compravendita di auto) ma a giugno il saldo del conto corrente societario risultava di soli 3 euro: i soldi erano stati spesi ma senza nessun giustificativo e nessun affare era andato in porto.

Il tribunale delle imprese di Firenze, competente per materia, ha condannato l’ex amministratrice unica della società, originaria di Barga, e una sua società con sede a Lucca, per mala gestio, e ora dovranno restituire oltre 80mila euro e pagare anche 13500 euro di spese di lite e di giudizio.

Questa in sintesi la sentenza pubblicata lo scorso 18 aprile a firma dei giudici Pattonelli, Maione Grasselli del tribunale fiorentino. Durante il processo è venuto fuori che l’ex amministratrice unica della società toscana che opera in vari settori, ma principalmente nel settore turistico e alberghiero, avrebbe prelevato dal conto corrente della società soldi quasi sempre in contanti, direttamente dal bancomat o tramite le carte aziendali e agli sportelli,  destinati a “biglietti aerei, hotel, ristoranti, pedaggi, stazioni di servizio esteri ed in Italia, riscontrate negli estratti conto ed asseritamente imputate alle trasferte effettuate al fine di portare a termine le operazioni di acquisizione di attività ricettive in Polonia e per la compravendita di autoveicoli da importare dalla Polonia in Italia”.

Ma anche in tutti questi casi, per i giudici non è stata neanche allegata la prova dell’esistenza delle suddette attività di contrattazione, con conseguente mancato assolvimento dell’onere della prova. “Pertanto, deve essere accolta la richiesta di risarcimento del danno per distrazione della complessiva somma di euro 52852,64”. Tra gli affari che erano da concludere anche l’acquisto di un B&B di Lucca che poi non è andato a buon fine, i soldi però sono stati spesi. Nel 2017 l’amministratrice di Barga è stata rimossa dal suo incarico e ora dovrà pagare “i conti” che non è riuscita a provare e a giustificare né in aula né all’epoca ai soci. Stesso discorso per una società lucchese di cui risulta socia che è stata condannata a pagare 28518 euro che aveva ricevuto dalla ex amministratrice unica per pagare gli acconti delle autovetture che dovevano essere acquistate in Polonia e in Germania per poi essere rivendute in Italia, come concordato per diversificare gli affari. Ma anche in questo caso nulla di tutto questo è mai avvenuto”.

Si legge infatti in sentenza: “Tuttavia, agli atti non vi è alcun documento idoneo a suffragare una tale ricostruzione, non avendo la convenuta depositato alcunché né chiesto istruzione probatoria, per cui le giustificazioni ivi addotte si rivelano prive di fondamento”.

Una terza società che aveva ricevuto circa 40mila euro sempre dall’ex amministratrice per operazioni mai avvenute durante il processo ha inteso restituire l’intera cifra, anche se dopo diversi solleciti ed è stata quindi estromessa dalla sentenza di condanna. Queste le decisioni in sede civile dei giudici in merito alla mala gestio dell’ex manager di Barga che ha guidato come amministratrice unica la società toscana per un certo periodo di tempo e fino al 2017. Per eventuali rilievi giudiziari di altro genere e tipo se ne saprà di più solo nei prossimi giorni.

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