Conte firma il nuovo decreto. Scatta il coprifuoco dalle 22. Centri commerciali chiusi nei weekend, confermato stop a mostre e musei

La Toscana è stata classificata come regione gialla ma con un peggioramento della situazione potrebbero essere decise ulteriori restrizioni

Coprifuoco dalle 22 alle 5, didattica a distanza al 100% alle scuole superiori, centri commerciali chiusi nei fine settimana e nei festivi. Insieme allo stop a musei, mostre e sale bingo e a una riduzione al 50% della capienza massima sui mezzi pubblici. Restano in presenza le lezioni delle scuole dell’infanzia, primarie e scuole medie inferiori mentre sarà a distanza la didattica all’università, salvo necessità particolari per matricole o laboratori.

Il premier Giuseppe Conte ha firmato nella notte il nuovo dpcm per arginare il contagio da coronavirus: un provvedimento che differenzia le misure tra i territori e le Regioni, a seconda dell’indice di contagio. Stando alle indiscrezioni e agli scenari che sono stati poi confermati, la Toscana – allo stato attuale – è classificata come zona gialla, quindi a più basso rischio in una scala che va fino al rosso. In questo caso scatteranno da venerdì (6 novembre) e fino al prossimo 3 dicembre le limitazioni più soft del nuovo decreto, ma la situazione se i contagi dovessero aumentare potrebbe sfociare in nuove restrizioni.

A confermarlo è stato in serata il premier Conte che ha spiegato di aver deciso di rinviare a venerdì l’entrata in vigore delle nuove misure per dare tempo a cittadini e attività di organizzarsi: “Abbiamo deciso – ha spiegato – di non procedere con misure generalizzate perché avremmo penalizzato alcuni territori rispetto ad altri”.

Nelle zone rosse scattano ulteriori misure restrittive, compresi limiti alla mobilità da e per i territori ad alto rischio, con la chiusura di bar e ristoranti: vero e proprio lockdown che riguarda al momento regioni come la Lombardia, la Calabria, il Piemonte e la Valle d’Aosta.

“Non abbiamo alternative – ha spiegato il premier – per frenare l’ondata di contagi. Ma dobbiamo resistere. Già in questa settimana porteremo in consiglio dei ministri un nuovo piano di indennizzi agli operatori colpiti da queste nuove misure, una sorta di decreto bis con ristori che saranno accreditati direttamente sui conti bancari. Ci aspettano mesi difficili ma se osserveremo tutti le regole, ce la faremo”.

Il provvedimento firmato mantiene l’impianto della bozza circolata ieri pomeriggio, di diverso c’è solo la possibilità per i parrucchieri di rimanere aperti anche nelle regioni che saranno classificate come “zone rosse”, cioè quelle con le maggiori restrizioni.

Nel parere espresso ieri sera sul provvedimento, le Regioni avevano ribadito “la richiesta di univoche misure nazionali ed, invia integrativa, provvedimenti più restrittivi di livello regionale e locale”. Nel Dpcm ci sono misure che “destano forti perplessità e preoccupazione” e che “comprimono ruolo e compiti delle Regioni”, attribuendo “al Governo ogni scelta e decisione sulla base delle valutazioni svolte dagli organismi tecnici”, si legge ancora nel parere. Per questo motivo “e’ indispensabile instaurare un contraddittorio per l’esame dei dati con i dipartimenti di prevenzione dei servizi sanitari regionali prima della adozione degli elenchi delle Regioni” caratterizzate da scenari elevata o massima gravità”.

Le nuove misure nazionali nel dettaglio

Dalle 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;

Nel decreto si raccomanda di spostarsi comunque per tutto il giorno il meno possibile e solo per svolgere le attività consentite.

Si raccomanda di indossare la mascherina anche in abitazione privata, se in presenza di non conviventi.

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente.

Le scuole superiori si svolgeranno al 100% con la didattica a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti convolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali.

Obbligo di mascherina nelle scuole primarie e medie, salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Sono sospesi i concorsi. I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza. Sono chiusi i musei e sospese le mostre;

Nei festivi e pre-festivi sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Il trasporto pubblico deve rispettare la capienza massima del 50%.

Bar, ristoranti, pub, pasticcerie, pizzerie, gelaterie continuano a stare aperti fino alle 18. Dopo possono fare asporto (fino alle 22) o consegna a domicilio (fino le 24).

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