Coronavirus, si va verso il coprifuoco nazionale dalle 21. La proposta del governo: centri commerciali chiusi nel weekend, stop mostre e musei

Dopo il passaggio alle Camere e al Senato le nuove regole entreranno in vigore: limiti anche agli spostamenti da e per le Regioni più a rischio

Si va verso il coprifuoco sul tutto il territorio nazionale dalle 21 (o alle 18 in casi particolari e aree a rischio). Questa mattina (2 novembre) il premier Giuseppe Conte ha illustrato il piano del governo, intenzionato ad adottare un nuovo dpcm per arginare la diffusione del contagio da coronavirus che nel nostro paese ha raggiunto livelli preoccupanti negli ultimi giorni.

Il piano sarà votato alla Camera e poi in serata al Senato e dovrebbe entrare in vigore domani. Nel nuovo dpcm è prevista anche la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana – esclusi gli alimentari, le farmacie e le parafarmacie e le edicole – mentre saranno imposti limiti agli spostamenti da e per le regioni più a rischio.

Il premier ha anche spiegato che non sarà fatto un lockdown generalizzato come a marzo, ma saranno assunti provvedimenti locali laddove la curva del contagio raggiunga livelli preoccupanti, ovvero denoti un indice di trasmissione del contagio di livello 4.

Giuseppe Conte premier comunicazioni Camera dei Deputati

“Nonostante gli sforzi per rafforzare la risposta del nostro sistema sanitaria – ha detto Giuseppe Conte parlando stamani alla Camera -, l’evoluzione della situazione degli ultimi giorni è diventata preoccupante. Siamo in transizione verso il livello 4. In alcune regioni siamo già ad un passo dal quadro che rischia di far andare in sofferenza il sistema sanitario. Esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino la soglia critica delle terapie intensive nel prossimo mese”.

“Dobbiamo assolutamente presagire – afferma – che gli effetti dell’ultimo dpcm ci saranno ma non possiamo misurare l’impatto. Alla luce dell’ultimo report di mercoledì scorso, di conseguenza, siamo costretti a intervenire in un’ottica di prudenza e precauzione. Il piano va modulato in base alla situazione sui territori. Riteniamo necessario assumere una decisione orientata ai principi di proporzionalità con provvedimenti differenziati in base al rischio rilevato sui territorio. Sulla base di criteri scientifici dell’Iss sarà necessario introdurre un regime differenziato basato sugli scenari regionali”.

Tra le misure proposte c’è anche la chiusura di musei e mostre e la riduzione della capienza di treni e bus al 50% (e non più all’80%). Per le scuole medie superiori invece si propone una didattica a distanza al 100%.

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