Cooperative di comunità, finanziati i progetti di Filicaia, Lucignana e San Romano

Dalla creazione di una albergo diffuso fino alla cura del bosco: dalla Regione arrivano 150mila euro per la Valle

Tante le idee e uno solo l’obiettivo: combattere lo spopolamento e creare sviluppo grazie a microeconomie. Le cooperative di comunità della Toscana si allargano. Sono sedici i nuovi progetti che la Regione ha deciso di finanziare, di cui 3 della Valle del Serchio. Le nuove nate andranno ad aggiungersi alle ventiquattro cooperative di comunità già partite due anni fa. L’esperienza di rigenerazione sociale nelle frazioni e nelle zone montane ha dato vita a una rete sempre più diffusa sul territorio, tanto che adesso arriva a comprendere 40 entità in tutto. Presto poi potrebbe allargarsi ulteriormente con altri 13 progetti che sono già stati ritenuti validi e finanziabili e per i quali saranno cercate nuove risorse.

Le nuove sedici cooperative di comunità sono state selezionate attraverso un bando da 740 mila euro. E’ il secondo fatto per sostenere la nascita e la crescita – nella fase iniziale – di queste forme di cooperazione sociale che coinvolgono la comunità e che nascono dal basso: il primo risale al 2018 e ha messo già in campo risorse per 1,2 milioni. “Nei borghi, nelle frazioni isolate, ma anche nelle periferie urbane, la nascita di quelli che io chiamo veri e propri motori pensanti innescano dinamiche positive e innovative – spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli -. Si creano microeconomie, si aprono posti di lavoro soprattutto per i giovani, il tessuto sociale si rinsalda e si contrasta la tendenza allo spopolamento. Progetti e idee possono trovare spazio perché fare qualcosa nel luogo in cui si vive e per la propria comunità costituisce una forte motivazione”.

Lo dimostra anche il forte interesse suscitato dall’ultimo bando: approvato a dicembre, alla scadenza per la presentazione delle domande, lo scorso 28 febbraio, sono stati 46 i progetti presentati. Di questi, 29 sono arrivati in fondo alla selezione operata dalla commissione che ha incontrato tutti i proponenti e le amministrazioni comunali dei territori dove i progetti saranno realizzati. La copertura economica del bando permette di finanziarne subito 16, mentre altri 13 sono stati ritenuti finanziabili ma non subito per esaurimento delle risorse.

Ancora una volta le proposte presentate riguardano nella maggior parte dei casi (13) realtà montane. Per la prima volta però compare anche la periferia urbana, possibilità questa che è stata introdotta dalla recente legge regionale n.67/19, nata per sostenere per l’appunto queste forme cooperative.

In generale le idee con le quali si cercherà di far partire delle micro economie sono tante: dalla produzione della farina con le castagne locali, ai servizi di telemedicina per far fronte all’isolamento di alcune frazioni; dal recupero delle eccedenze dei prodotti alimentari per evitare gli sprechi fino all’acquisto di un bus 4X4 per gli spostamenti di anziani e turisti. E poi ancora un “pit stop bike” per il turismo su due ruote, una “attrezzoteca” dove noleggiare strumenti da lavoro, un marchio di abbigliamento con materie di riciclo, la manutenzione del bosco.

“Lo scopo che ci siamo prefissati finanziando e incentivando le cooperative di comunità è quello di dare un contributo alla lotta contro lo spopolamento, il declino economico e il degrado sociale – aggiunge Bugli – . Due anni fa siamo partiti da zero, oggi abbiamo un modello e una legge regionale. Tenere in rete queste esperienze le può aiutare a crescere ulteriormente”. Un plauso, per le risorse messe a disposizione ma anche per la convinzione e determinazione con cui l’assessore Bugli ha perseguito l’obiettivo, arriva anche da Anci Toscana, l’associazione dei Comuni, rappresentata all’incontro dal direttore Simone Gheri. “I sindaci e noi con loro – sottolinea – credono molto a questa esperienza, il cui valore è anche quello di investire nelle cosiddette aree interne”. Aree oggi svantaggiate, ma che domani potrebbero per l’appunto generare sviluppo a vantaggio anche di altri territori.

Le sedici nuove cooperative di comunità già finanziate con questo bando coinvolgono quasi tremila persone e una quarantina di associazioni. Le province in cui si realizzeranno i progetti sono Lucca (5 progetti), Massa Carrara (3 progetti), Siena (3 progetti) e Pistoia (2 progetti), mentre hanno un progetto ciascuna le province di Firenze, Prato e Grosseto.

Ecco i progetti della Provincia finanziati con il secondo bando da 740 mila euro

L’idea di Capannori: una risorsa dalle eccedenze alimentari. Il titolo del progetto è Conserve: alimentare comunità recuperando risorse. L’obiettivo della cooperativa agricola sociale “Calafata “ è quello di allestire un laboratorio di recupero e di confezionamento delle eccedenze alimentari attraverso nuove tecnologie: un modo per contribuire a ridurre lo spreco alimentare e per valorizzare il cibo come elemento di economia circolare. I prodotti alimentari così recuperati verrebbero destinati sia alla grande distribuzione con l’idea di farne dei ricavi, sia alle mense sociali per alleviare il disagio di chi è più svantaggiato. In questo modo si punta a creare nuovi posti di lavoro. Costo del progetto: 60mila euro euro. Finanziamento della Regione Toscana: 40mila euro.

A Camaiore nuova vita per mobili e arredi usati. Economia circolare e app: sono due punti del progetto Di Segno Comune presentato dalla cooperativa di comunità Il Girasole, che opererà in nove frazioni di Camaiore, ovvero a Casoli, Montemagno, Gombitelli, Valpromaro, Migliano, Orbicciano, Santa Maria Albiano, Fibbialla e Fibbiano Montanino. L’idea è di organizzare un servizio di recupero e riciclo di mobili e arredi usati e una “attrezzoteca” per lo cambio di utensili per il giardinaggio o per i piccoli lavori di manutenzione. Una app permetterà di gestire i servizi a distanza, che comprendono anche trasporto, prelievo a domicilio, viaggi e gite per i residenti (soprattutto anziani e disabili). Infine c’è l’allestimento di due spazi polifunzionali in altrettante frazioni. Costo del progetto: 70mila euro. Finanziamento della Regione Toscana: 49mila euro.

Filicaia vive”, servizi e occasioni di incontro. Il punto di forza è la realizzazione di uno spazio-simbolo: la Casa della Comunità e dell’identità di Filicaia, frazione del comune di Camporgiano che sfiora i cinquecento abitanti. Un luogo dove trovare servizi, ma anche incontrarsi e socializzare, attrezzato con una cucina per le cene sociali, gli eventi e i catering. Oltre a questo la cooperativa “Filicaia vive” pensa alla attivazione di una bottega polifunzionale come punto di consegna di prodotti postali, farmaceutici ed altro, e ad un centro per la trasformazione dei prodotti agricoli. Costo del progetto: 71.428 euro. Finanziamento di Regione Toscana: 50mila euro.

A Stazzema un bus per residenti e turisti. Per facilitare gli spostamenti sul territorio il progetto Una comunità in movimento prevede l’acquisto di un bus 4X4. Il paese è Levigliani, frazione di Stazzema, e il mezzo che sarà comprato dalla cooperativa di comunità del paese verrà messo a servizio delle famiglie e della società sportiva, usato anche come navetta per le manifestazioni e per i turisti. Una app permetterà di organizzare al meglio gli spostamenti e le prenotazioni, compresi anche alcuni servizi come la spesa a domicilio, la consegna di raccomandate e pacchi, la banca del tempo; servirà anche come bacheca per le comunicazioni sociali. La cooperativa vorrebbe riuscire ad assumere come autisti alcuni giovani del posto e avviare anche iniziative di car pooling. Costo del progetto: 71.428 euro. Finanziamento della Regione Toscana: 50mila euro.

Lucignana, oggi caffetteria-libreria e domani albergo diffuso. La frazione di Lucignana, nel comune di Coreglia Antelminelli, conta solo 180 abitanti. La cooperativa di comunità Sopra la penna vuole ristrutturare un locale per creare una caffetteria/libreria come punto di incontro oltre che di raccolta della posta e altri servizi per i residenti. Con il tempo potrebbe essere adibito anche ad albergo diffuso, dotandolo di wifi a disposizione di residenti e turisti. Il progetto prevede anche degustazioni enogastronomiche e attività per bambini. Costo: 71.428 euro. Finanziamento della Regione Toscana: 50mila euro euro.

San Romano in Garfagnana, nel segno del bosco e dei beni comuni. Gli obiettivi del progetto Per valorizzare il territorio sono la cura e la manutenzione del bosco, dei terreni incolti e degli spazi comuni. Per questo la cooperativa “La Fortezza” intende dotarsi di attrezzature quali un autoveicolo per il carico-merci, un piccolo mezzo cassonato per le attività idrauliche, oltre agli attrezzi per le attività boschive e agricole. L’obiettivo è la creazione di posti di lavoro per i giovani. Infine l’acquisto di un minivan: per il trasporto dei turisti ma anche per le famiglie, a cui offrire anche servizi di baby sitting e dopo-scuola. Tra i servizi per la comunità c’è anche uno spazio con computer, stampante, fotocopiatrice e scanner per il disbrigo delle pratiche. Costo del progetto: 71.428 euro. Finanziamento della Regione Toscana 50mila euro.

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