Bufera sulle Terme, i consiglieri di Progetto Futuro: “Si dimetta questa amministrazione senza visione e coraggio”

Vanno all'attacco i consiglieri Lucchesi, Betti e Gemignani: "Nessuno era riuscito a fare peggio"

Chiedono le dimissioni del sindaco Paolo Michelini e della giunta comunale. Alzano il tiro i consiglieri della lista Progetto Futuro Laura Lucchesi, Massimo Betti, Claudio Gemignani bocciando l’operato della maggioranza su tutti i fronti.

“Dimissioni che richiediamo all’amministrazione – dicono – per manifesta incapacità nel risolvere i problemi che affliggono il territorio creandone addirittura altri, arrivando perfino ad essere sfiduciati, pubblicamente, da quelli che sono stati fino a poco tempo fa i propri riferimenti politici. Terme, tennis, piscine, stazione, ufficio informazioni e molto altro, le uniche cose che funzionano sono quelle ereditate che si sono salvate da epurazioni, e quelle riprese come fossero nuove, dopo averle chiuse in passato per rabbia… senza voler ignorare gli sforzi fatti da singoli: questa è la nostra correttezza, ma di fatto una squadra è valutata nel suo intero”.

“Sulla questione Terme – affermano i consiglieri -, come abbiamo detto quando poteva essere fatto, nemmeno in periodo bellico siamo arrivati alla chiusura, solo l’amministrazione Michelini ci è riuscita. Questo per mancanza di coraggio a prendersi responsabilità dirette ed una serie di scelte ed errori che era facile evitare con buon senso. Ma ancora a giugno potevano essere riaperte. Lo avevamo scritto sul programma elettorale e lo avremmo fatto, almeno parzialmente fin da subito.
La chiusura delle terme è stato un enorme danno di immagine, economico e turistico. Adesso sarà tutto più complicato e costoso per un eventuale nuovo gestore, che comunque non è stato nemmeno cercato. Senza tralasciare la perdita dei posti di lavoro”.

“Anche le passate amministrazioni avevano le medesime difficoltà – affermano -. Ma con spirito imprenditoriale, grinta, coraggio, sono riusciti ad attrarre investimenti, fondi e imprenditori, piccoli segnali ma tutti positivi. La metafora più giusta per descrivere la situazione attuale è quel negoziante in difficoltà che sceglie solo la strada di diminuire le spese: spegnere la luce, diminuire l’orario di lavoro e i giorni di apertura, licenziare i dipendenti, tagliare sulla pubblicità, anziché investire con coraggio le poche risorse mettendosi a rischio e al lavoro in prima persona, per attrarre clienti e aumentare le entrate. Ecco come si fa fallire un’attività, un ente, un’associazione, un Comune. In 2 parole mediche: operazione riuscita, il paziente è morto. Non devono essere le opposizioni a farsi problemi nel portare alla luce le cose che non vanno, con i metodi che ritengono loro più opportuni. È quasi un anno, cioè da subito, che sull’argomento terme vengono fatte pressioni, interpellanze, proposte e soluzioni. La cattiva pubblicità al paese non viene fatta da chi solleva il problema, ma da chi lo ha provocato”.

“Non parliamo poi dei bandi per piscine e tennis – vanno all’attacco -: il primo non ancora pubblicato, il secondo pubblicato a metà aprile. Da anni è sempre così. Ma esistono principi imprenditoriali: i bandi devono essere fatti a dicembre, pubblicati al massimo entro gennaio, per fare promozione ed essere pronti per la stagione turistica. E questa prevenzione temporale deve essere attivata anche nei rapporti con altri enti che agiscono nel territorio: poste, acquedotti, scuole, parchi, rifiuti ecc. Abbiamo un territorio talmente ricco tra terme, sport, storia, natura, tradizione, cultura, cucina, che se fossero valorizzati, crescendo anche a piccoli passi, saremmo motore trainante nella valle o almeno paritetici, non a ricasco di altri circuiti, non satelliti come letto su un recente articolo. Forse a qualcuno va bene, economicamente e non solo, se Bagni di Lucca vive sottotono?”.

“Rischiamo – prevedono i consiglieri di Progetto Futuro – di arrivare in estate con un ufficio informazioni chiuso o magari il solito affidamento frettoloso. Servono persone che conoscano il territorio, il mondo, le lingue, i principi di comunicazione, che cosa sia accoglienza e promozione nel 2023. Rischiamo di far arrivare i turisti e pendolari nella disastrata stazione di Fornoli. Entro la metà di giugno i lavori saranno finiti? Ce lo auguriamo, ma la stagione inizia ben prima e già adesso molti turisti, non per merito ma soprattutto per ciò che eravamo, sono presenti da noi. Il Ponte delle Catene, con le opposizioni di Bagni di Lucca e Borgo a mozzano a battersi per far partire i lavori o per far tornare il Brennero almeno alla normalità, è fondamentale. Ogni tanto ci viene detto che non collaboriamo, che non viviamo il Palazzo Comunale. Allora è bene che i cittadini sappiano che per avere una risposta ad alcune interpellanze (che dovrebbe essere data entro 30 giorni), abbiamo atteso mesi e ci siamo dovuti rivolgere al Prefetto. E che si sappia che abbiamo chiesto da tempo di poter visitare l’interno degli stabilimenti termali, ma che ancora non ci siamo riusciti. Quindi una collaborazione a senso unico. Mille proposte da anni, tutte ignorate con arroganza”.

“Concludendo, confermiamo la nostra richiesta di dimissioni affinché a Bagni di Lucca possa arrivare un’amministrazione che abbia la competenza, il coraggio, la determinazione per far tornare Bagni di Lucca a crescere – dicono -. Senza promesse elettorali che scompaiono e senza sei mesi schizofrenici e economicamente distruttivi prima delle elezioni, ma con duro lavoro, senza arroganza e con umiltà di fare squadra con i cittadini e con chi crede in un futuro investendo nel territorio, che vanno supportati e non allontanati con tasse, gabelle e calo di servizi”.

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