Recupero dell’ex Centro Kme, entro il 2018 i lavori

Un altro pezzo di Fornaci di Barga si avvia alla riqualificazione. L’iter burocratico che porterà all’avvio dei lavori per il recupero dell’ex Centro di ricerca della Kme in via Battisti è partito ufficialmente con la pubblicazione, da parte del Comune del percorso che mette a conoscenza i cittadini del fatto che c’è un progetto per riqualificare questo immobile chiuso da decenni. Un atto formale per comunicare alla popolazione, come previsto dal piano strutturale del Comune, che impone un’informativa pubblica per un intervento di questo tipo.

L’immobile dismesso e oggi inutilizzabile da oltre 30 anni ed è conosciuto come l’ex Centro di ricerca della Kme che adesso la proprietà, la società immobiliare Ial che fa sempre riferimento alla Kme, ha deciso di riqualificare per destinare nuovamente a polo di ricerca o studio a servizio dell’azienda, un’operazione che in futuro potrebbe tradursi anche in qualche posto di lavoro in più e che comunque risolvere un problema di riqualificazione immobiliare nella zona di via Battisti. Al momento non è ancora chiaro quando partiranno i lavori, ma quasi sicuramente il cantiere dovrebbe essere aperto nel corso del 2018. Nel frattempo nei prossimi mesi si completerà l’iter burocratico previsto dal piano strutturale del Comune.
“Un fatto importante per il tessuto urbano di Fornaci di Barga – spiega il sindaco Bonini – che in primo luogo permetterà, grazie all’intervento dei proprietari di riqualificare un immobile ora inutilizzabile. Il nostro impianto normativo prevede che si faccia questo passaggio del processo partecipativo, che pero non deve essere confuso con la legge regionale sui processi partecipati e che è stato chiamato così ma in realtà è solo un’informativa alla popolazione attraverso la pubblicazione degli atti all’albo pretorio.
Un recupero importate di un immobile dietro al quale credo – continua Bonini – vada letto un dato più generale, il fatto che l’azienda siderurgica voglia continuare ad investire sul nostro territorio e voglia rimanere a Fornaci di Barga, creando anche una struttura dove nascano le idee. Questi a mio parere sono segnali importanti e positivi per il futuro socio economico del territorio”.

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