Protocollo sanitario per i dilettanti, il presidente Mangini chiede modifiche e chiarimenti

Allo studio un'assicurazione per i dirigente per l'emergenza Covid. Gare con il pubblico? Solo con distanziamento

Dubbi su protocolli sanitari per il calcio dilettanti, interviene il presidente regionale della Figc, Paolo Mangini, dopo le polemiche giunte da alcune società che hanno deciso di interrompere ogni attività fino a data da destinarsi.

“Ritengo opportuno aggiornare – dice il presidente – tutte le nostre società, in analogia a quanto fatto nelle ultime settimane, in merito agli aspetti connessi alla ripresa dell’attività, in particolare per quanto attiene il protocollo sanitario e l’accesso del pubblico agli impianti sportivi, accesso previsto a partire dal 1 settembre. Come ho già avuto modo di dichiarare  pubblicamente il giorno successivo all’emanazione del protocollo sanitario, rilevando alcune criticità importanti sia nelle incombenze di diverso tipo a carico delle società sia per quanto riguarda il  modello di organizzazione e svolgimento delle gare, ho sollecitato, insieme ad altri presidenti regionali, la modifica e semplificazioni di parti del documento”.

“Nei giorni scorsi, tramite il presidente Sibilia – prosegue Mangini – è stato consegnato alla Figc, responsabile della redazione del protocollo, una nota con elencate le varie criticità presenti a cui dovrebbe essere data risposta nei prossimi giorni. Una di queste, in particolare, che se non modificata renderebbe molto difficile la programmazione delle gare, riguarda la fascia temporale di gestione del giorno gara (cosiddetto MD – Match Day) che “deve essere considerata nell’arco di 6 ore, compresa la partita”. In altre parole in sei ore si dovrebbe svolgere solo una gara.  Pur comprendendo la ratio del provvedimento, anche se estremamente eccessiva e penalizzante, ritengo che lo stesso risultato “sanitario” si possa ottenere con pratiche comportamentali di buon senso e attenta igienizzazione degli spogliatoi. È, pertanto, urgente, fondamentale e prioritario che la Federazione modifichi questa norma”.

“Da parte del Comitato, dando per scontato che tale indicazione venga modificata, c’è la volontà, per garantire ancora di più il distanziamento interpersonale, di ampliare, in particolare per il settore giovanile, la fascia oraria giornaliera delle partite e aumentare i giorni nei quali effettuare le gare. Quindi, non solo il sabato pomeriggio e la domenica mattina, ma dare la possibilità, ovviamente con l’accordo delle società, di disputare la partita anche il sabato mattina e il venerdì, domenica e lunedì pomeriggio”.

“Per quanto riguarda i profili di responsabilità a carico delle società – prosegue – altro aspetto di estrema importanza, ritengo che la Figc debba individuare con più precisione i confini di tale ambito. La Lega Nazionale Dilettanti, intanto, sta definendo un’assicurazione per la tutela legale e amministrativa delle società. Quando la pratica sarà conclusa, spero entro breve tempo, sarà nostra cura informare e  pubblicare tutti i dettagli dell’accordo che andrebbe a dare ulteriore tranquillità ai presidenti delle società”.

“Per quanto riguarda la presenza del pubblico alle gare, prevista dall’ultimo decreto, nei primi giorni successivi all’emanazione del decreto ho preso contatti con gli uffici dell’assessore regionale, Stefania Saccardi, informandoli in merito alle caratteristiche strutturali dei nostri impianti, che devono essere tenute in considerazione nella preparazione dell’ordinanza. Penso che questo sia avvenuto e ora non resta che aspettare la pubblicazione che dovrebbe avvenire entro pochi giorni. Anticipo che la normativa  prevede che debba essere assicurato il distanziamento interpersonale di un metro (lateralmente e frontalmente), per questo motivo le tribune o i gradoni dovranno essere corredate di adeguata segnalazione (meglio se numerica al posto di un semplice segno). Anche in questo caso dopo l’emanazione dell’ordinanza, daremo una più capillare informazione”.

“Per il momento, nello svolgimento dell’attività – conclude Mangini – reputo sia fondamentale e necessario che ognuno continui ad attenersi alle norme igienico sanitarie, (in particolare all’igiene degli spogliatoi) di mantenimento del distanziamento sociale e di semplice buon senso. La responsabilità di ognuno è fondamentale per poter continuare a svolgere la nostra attività e a utilizzare i nostri impianti. Non abbassiamo la guardia”.

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