Attività fisica adattata, un protocollo per la ripartenza dei corsi

Per ora sarà possibile svolgere i corsi solo all'aperto: non più di 12 i partecipanti

L’azienda Usl Toscana nord ovest ha redatto il protocollo temporaneo ed eccezionale per la ripartenza dei corsi dell’attività fisica adattata (Afa) nei Comuni e nelle zone socio-sanitarie che ricadono sul proprio territorio di competenza.

Il protocollo indica le regole da osservare nel caso i partecipanti ai corsi e soggetti che li organizzano esprimessero la volontà di ripartire con le attività. Per ora sarà possibile svolgere i corsi solo all’aperto, evitando gli esercizi a terra, fino a quando la situazione epidemiologica non migliorerà.

La riapertura può essere utile per garantire alle persone adulte e anziane la ripresa prudente delle attività motorie necessarie a mantenere il proprio livello di forma psico-fisica adeguato, soprattutto per chi ha disabilità acquisite cronicizzate e stabilizzate.

La quarantena ha infatti costretto tutti ad una vita più sedentaria e ciò potrebbe determinare arretramenti nelle condizioni di salute generale di coloro che da anni seguono con successo questi corsi.

L’eventuale riapertura dei corsi terrà conto delle precauzioni che le recenti normative nazionali e regionali impongono a coloro che riaprono attività motorie e a coloro che vi partecipano.

La riapertura, eccezionale e temporanea, avverrà solo se le associazioni e le palestre che realizzano corsi Afa saranno in grado di garantire attività all’aperto con zone di ombra, con distanziamento sociale, presenza di gel igienizzante, mascherine e personale istruttore che si sia sottoposto a test sierologici.

I corsi dovranno chiudersi entro l’estate, in vista di un rientro a settembre, quando le indicazioni della Regione Toscana e del governo saranno più dettagliate, anche in base al livello di contagio.

I corsi saranno realizzati dalle palestre e associazioni che già organizzano corsi Afa per l’annualità 2019 – 2020 e che faranno richiesta di riattivazione estiva agli uffici preposti delle zone socio-sanitarie, dichiarando di attenersi scrupolosamente alle indicazioni previste e di comunicare chiaramente ai propri corsisti le regole che dovranno obbligatoriamente seguire.

Tali regole sono elencate nel protocollo provvisorio dell’Asl e ricomprendono, tra le altre: ricordarsi di indossare bene la mascherina e di avere con sé il proprio gel disinfettante; rispettare il distanziamento sociale; evitare di lasciare in luoghi condivisi indumenti ed effetti personali; bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate; buttare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati come cerotti, bende, eccetera (ben sigillati); non toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani non lavate, coprirsi la bocca e il naso con l’incavo del gomito o con un fazzoletto, preferibilmente monouso, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.

Ai partecipanti, che non potranno essere più di 12 a corso, devono essere garantite 2 lezioni settimanali della durata di 30-45 minuti. I frequentanti delle associazioni e palestre che saranno autorizzate a riaprire i corsi in via temporanea saranno contattati direttamente dagli stessi istruttori, per cui non dovranno attivarsi in proprio ma attendere una eventuale chiamata dall’associazione o palestra alla quale sono iscritti per il corso Afa.

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