Feniello: ‘Documenti consiglio, termini non rispettati’

“I documenti del consiglio sono stati consegnati in ritardo rispetto al regolamento”. Sono queste le parole del gruppo di minoranza di Barga Progetto Comune, che torna all’attacco: “Come sicuramente ricorderete – esordiscono – , nel mese di agosto , uscimmo sulla stampa locale con un articolo dal titolo ‘Per Progetto comune la democrazia è relativa’. Le nostre lamentele avevano origine da un comportamento da parte dell’amministrazione di consegnare gli atti in ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento. In risposta al nostro articolo l’amministrazione ed in particolare il sindaco usciva con un proprio comunicato raccontando la loro versione dei fatti. Il sindaco asseriva testualmente ‘ La documentazione era stata messa a disposizione dei consiglieri nel pieno rispetto dei tempi previsti dal regolamento comunale’. In merito, il gruppo Progetto Comune Feniello Sindaco, ritenendo il mancato rispetto dei termini relativi alla consegna degli atti ai consiglieri comunali, come previsto dal regolamento, presentava un’interrogazione scritta al consiglio comunale ed il sindaco rispondeva che i termini erano stati rispettati argomentando la risposta. Il capogruppo di Progetto Comune, Francesco Feniello, in merito alla risposta ricevuta, in consiglio comunale, dichiarava di non essere soddisfatto”.

 

“Sinceramente – proseguono -, l’insoddisfazione nasceva anche dal fatto che, tale risposta, ritenuta ben argomentata ma priva di sostanza e di legittimazione giuridica della norma, era stata letta in consiglio comunale alla presenza e nel silenzio di chi doveva garantire il rispetto delle regole già scritte ed approvate dal consiglio comunale stesso (regolamento di funzionamento del consiglio). A causa dell’insoddisfazione sopra citata e sicuri di trovarci di fronte ad un’amministrazione che opera in violazione di norme, per avere un parere terzo ed imparziale ed essere certi della fondatezza delle nostre proteste, veniva inoltrato un quesito al ministero dell’interno (massima autorità nazionale) per avere chiarimenti in merito all’applicazione delle norme. Proprio pochi giorni fa, l’ufficio ministeriale preposto, tramite la Prefettura di Lucca, faceva pervenire la sua risposta in merito e tra le argomentazioni fornite chiariva che i termini non erano stati rispettati ed invitava l’amministrazione ad adeguarsi anche mediante l’inoltro della documentazione con sistemi informatici. Per quanto precede possiamo dire che la dichiarazione del non risponde al vero: infatti, il ministero dell’interno ha dato ragione a noi. Non è la sola cosa che non risponde al vero come non è l’unica violazione alle norme da parte di questa amministrazione, ma ora non entriamo nel merito perché sicuramente ci saranno altre circostanze. L’amministrazione deve capire che la minoranza è cambiata o meglio l’opposizione è cambiata, non diciamo se in meglio o in peggio, questo lo lasciamo decidere agli altri, ma sicuramente è cambiata e non si accontenta di risposte generiche ma cerca dati di fatto e riscontri per stabilire la verità e/o la genuinità di quanto detto anche mediante quesiti ed interpellanze agli organi superiori come in questo caso al ministero dell’interno che ha risposto con sollecitudine, imparzialità e competenza per materia, agli amministratori di minoranza di un piccolo comune montano molto distante dalla capitale. Non è importante avere ragione – concludono -, ma è importante avere i documenti del consiglio in tempo utile per esaminarli al fine di poter esercitare il mandato nel pieno rispetto delle regole e dei ruoli nei rapporti tra maggioranza e minoranza nella gestione della cosa pubblica che, ricordiamo, non è solo appannaggio di chi ha vinto le elezioni. Viva la democrazia e la legalità”.

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