Kedrion in pole nella lotta alle malattie infantili

Kedrion rinnova e rafforza il suo impegno per l’eradicazione della malattia emolitica del feto e del neonato nel mondo. Oggi (28 settembre), all’’istituto degli Innocenti, è stata l’occasione per il lancio di WIRhE (Worldwide Initiative for Rh disease Eradication), un soggetto no profit, nato a New York sotto gli auspici di Columbia University e di cui Kedrion è tra i principali sostenitori. A WIRhE aderiscono numerosi scienziati, medici e cooperanti da molte parti del mondo: oltre a Columbia University, la Figo, il Sick Kids, le principali società italiane impegnate nella salute materno fetale e numerosi opinion leaders di paesi in cui il problema risulta ancora oggi molto rilevante (Nigeria, Federazione Russa, Cina, Stati Uniti, Pakistan, Ghana).

L’obiettivo, che Kedrion si impegna a sostenere nel tempo, è quello di lavorare con medici, governi e associazioni no profit per permettere al maggior numero possibile di donne in ogni parte del mondo di avere accesso alla profilassi Anti-D. All’interno dell’evento è stata assegnata al professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Irccs, la 4a John Gorman Lecture, conferenza internazionale in medicina trasfusionale intitolata al professor John Gorman, pioniere della profilassi Anti-D, e resa possibile grazie al sostegno di Kedrion Biopharma.
“Siamo particolarmente orgogliosi dell’appuntamento di oggi – ha dichiarato Paolo Marcucci, presidente e Ad di Kedrion -. Quando abbiamo dato avvio al nostro impegno in quest’ambito non avevamo idea di quanto lontano ci avrebbe portato. In pochi anni si sono uniti enti ed istituzioni nazionali ed internazionali, medici, governi, ospedali, Ong. E il fatto che oggi questo lungo percorso culmini proprio in Italia, a Firenze, con la nascita di una rinnovata alleanza mondiale per l’eradicazione della Mefn non può che renderci ancora più fieri di un grande progetto che ha un’anima italiana”.
Maggiori dettagli. Centocinquantamila morti neonatali ogni anno sono ancora oggi causate da un’incompatibilità tra il gruppo sanguigno (Fattore Rh) della madre e quello del feto, assolutamente prevenibile e infatti quasi del tutto scomparsa nei Paesi sviluppati grazie a una profilassi messa a punto oltre mezzo secolo fa. Questa incompatibilità può generare nella donna Rh negativa la sensibilizzazione del suo sistema immunitario, con il grave rischio – in genere alla seconda gravidanza – di sviluppare la malattia emolitica del feto e del Neonato (Mefn), una patologia che si presenta con ittero e grave anemia e risulta spesso fatale per il feto o il neonato. Una malattia che si previene con due semplici iniezioni di Immunoglobuline Anti-D durante la gestazione e dopo il parto. Sebbene questa profilassi sia sulla lista dei farmaci essenziali stilata dall’organizzazione mondiale della sanità, moltissimi paesi sono privi di flussi di approvvigionamento adeguati, di personale medico sufficientemente preparato, dell’educazione medica, della formazione clinica e di altre risorse essenziali per attuare questi protocolli. Questo spiega come mai meno della metà delle gestanti riceva la profilassi, in particolare nei paesi a medio e basso reddito. Con un tributo umano importante: 300mila gravidanze colpite dalla malattia emolitica ogni anno. Uno studio internazionale in via di pubblicazione evidenzia il gap tra il numero di gestanti che necessiterebbero di profilassi e le gravidanze effettivamente trattate. Un tributo ancora più intollerabile se si considera la facilità con la quale si potrebbe evitare, ad un costo contenuto. Da queste considerazioni è nato, qualche anno fa, il nostro impegno per l’eradicazione della malattia a livello mondiale.
1968-2018: 50 anni di Anti-D
“Nel 2018, in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del primo utilizzo della profilassi per la prevenzione della Mefn, Kedrion Biopharma ha supportato una campagna educazionale a livello globale, nata con l’obiettivo di migliorare la conoscenza della patologia. Dal Canada al Brasile, dagli Emirati alla Nigeria, abbiamo offerto il nostro sostegno a diverse istituzioni, tra le quali la Columbia University di New York, la Figo (Federazione internazionale ginecologi e ostetrici) e l’Hospital for SickKids di Toronto, con l’intento di creare una vera e propria alleanza globale che celebrasse le conquiste del passato e si impegnasse per un futuro migliore. Il primo novembre, nella prestigiosa cornice della Columbia University, si è tenuto il primo simposio annuale internazionale per l’eradicazione in tutto il mondo della malattia emolitica del feto e del neonato, che ha celebrato un anno di impegno e successi nei vari continenti, ma anche di impegni per il futuro”.
2019: nasce WIRhE. “E il futuro comincia oggi, non a caso a Firenze, in Italia, cosa di cui siamo particolarmente orgogliosi. Il secondo simposio annuale, è l’occasione per il lancio di WIRhE”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Serchio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.