Reliquie rubate, 50enne a processo per ricettazione

Un furto che aveva lasciato tutti a bocca aperta, avvenuto com’era nell’ex convento di San Francesco a Borgo a Mozzano. Da qui, infatti, nel maggio scorso erano state trafugate reliquie sacre di santi che erano custodite in un cofanetto dalla Misericordia di Borgo a Mozzano. Era stato un furto clamoroso, la cui scoperta era però avvenuta quasi per caso. Quei pezzi rarissimi sono stati ritrovati da un 50enne che è stato accusato di ricettazione dagli inquirenti. Era venuto in possesso, secondo l’accusa, di parte del contenuto del cofanetto di legno rubato con all’interno 33 reliquie sacre. Il prossimo 6 novembre dovrà presentarsi in aula per difendersi dall’accusa di ricettazione. L’imputato, M. C. 50 anni di Lucca, è stato infatti rinviato a giudizio perché durante le indagini è stato trovato in possesso di parte della refurtiva che, secondo quanto ha dichiarato, avrebbe comprato in rete.

Era stato un brutto giorno quello del 22 maggio dello scorso anno per la Misericordia di Borgo a Mozzano, che aveva in custodia gli oggetti sacri. Alcuni ladri sacrileghi avevano infatti trafugato da un forziere le preziose reliquie, lasciando nello sconforto gli operatori. I manufatti erano custoditi in un armadio degli argenti che si trova nella cappellina degli infermi, nel corridoio del primo piano dell’ex Convento di San Francesco. Un furto choc che era stato scoperto dal governatore della Misericordia Gabriele Brunini, secondo il quale si sarebbe verificato in un periodo compreso tra il 16 aprile e il 21 maggio del 2018. La scorperta era stata fatta l’indomani dallo stesso governatore che stava cercando la reliquia di Santa Rita da Cascia. Ma del cofanetto che la conteneva non c’era più alcuna traccia. A quel punto non era restato da far altro che avvisare del fatto i carabinieri che avevano subito avviato le indagini del caso. Ovviamente, l’attenzione si era subito concentrata sul mondo dell’antiquariato e soprattutto degli amatori delle reliquie sacre e sui canali dove normalmente questi pezzi unici e rari vengono scambiati. Parte della refurtiva è stata dunque recuperata e restituita alla Misericordia, altre indagini sono in corso per recuperare il resto e per risalire agli autori. A novembre intanto il processo per ricettazione per l’imputato.

Vincenzo Brunelli

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