Trasferimento della dialisi a Barga, sale la protesta

Mentre è iniziato il “trasloco” della dialisi di Castelnuovo, con letti e i macchinari caricati per poi essere portati nel reparto dialisi di Barga (leggi qui), monta una forte protesta. Spi Alta Garfagnana critica pesantemente la scelta e annuncia un esposto alla procura della Repubblica.

“Domani (15 luglio) come preannunciato inizierà l’esodo forzato dei 14 -15 pazienti finora soddisfacentemente trattati dal servizio dialisi dell’ospedale di Castelnuovo regolarmente abilitato – le parole Spi Alta Garfagnana -, all’ospedale di Barga privo come più volte affermato dei più elementari requisiti previsti da specifiche norme regionali. Inutile gli appelli, inutile le oltre 1000 firme consegnate, all’Unione dei comuni. L’azienda sanitaria e la conferenza dei sindaci in virtù di un accordo fra l’altro inesistente, non hanno avuto di ribellarsi e fermare le cervellotiche decisioni assunte in un altro contesto venti anni ha, per esigenze e promesse elettorali esclusivamente politiche. Ancora una volta gli interessi di parte o di partito hanno prevalso su gli interessi e la salute dei propri cittadini. Comunque con il trasferimento “ripeto forzato” di questi sfortunati pazienti nel più sprezzante silenzio delle istituzioni interessate e delle associazione preposte alla salute dei cittadini, è bene si sappia che noi Spi Alta Garfagnana non gli abbiamo abbandonati. In contemporanea – concludono – partirà anche l’esposto già attentamente preparato dal nostro ufficio legale alla procura della Repubblica, già al corrente dei fatti contro tale provvedimento, affinché fin d’ora si sappia chiaramente che, mentre gli amministratori locali dovranno politicamente rispondere ai propri elettori, i dirigenti sanitari che si sono prestati ad eseguire la sciagurata decisione nella deprecabile ipotesi a causa della nuova sistemazione, qualche paziente per mancanza di uno o più di quei servizi essenziali di cui più volte ne abbiamo parlato, fossero causa di gravi danni alla salute del dializzato dovranno risponderne davanti alla giustizia penale e civile”.
Sulla questione interviene anche Francolino Bondi, che si appella ai sindaci affinché “impediscano che si commetta una grave e dolorosa ingiustizia nei confronti dei loro cittadini che non meritano per nessuna ragione un simile trattamento”.
“In merito alla sede della dialisi – le parole di Francolino Bondi -, che dal 15 luglio vedrà l’ospedale di Barga, per le relative cure, accogliere anche i 14 pazienti che hanno sempre usufruito della struttura di Castelnuovo Garfagnana, sinceramente non capisco, da qualsiasi angolazione le cerco, le ragioni di un provvedimento che hanno solo, a mio giudizio, il grave risultato di penalizzare vieppiù, questi malati già tanto sofferenti e costretti a sobbarcarsi sacrifici e disagi fortissimi e ai limiti della sopportazione fisica e morale. Che hanno fatto di male queste persone per essere così maltrattate dall’Asl? Sia ben chiaro e chiaramente lo dico: qui non sono in ballo il prestigio, l’importanza, l’impoverimento o l’accrescimento dei due ospedali. Qui sono in ballo le persone e un’umanità calpestata con una cattiveria e un cinismo gratuiti. Io mi appello al mio sindaco ovviamente, ma anche agli altri sindaci della Garfagnana perché impediscano che si commetta una grave e dolorosa ingiustizia nei confronti dei loro cittadini che non meritano per nessuna ragione un simile trattamento”.

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