Baccelli e Giovannetti: impianto Kme, bene limiti

Il Consiglio regionale torna ad occuparsi della vicenda dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga. C’è soddisfazione nel Pd per la mozione approvata ieri e che prevede controlli ambientali e sanitari sul progetto del pirogassificatore. “Sono molto soddisfatta per l’esito della votazione e per il lavoro fatto su un testo condiviso dalla stragrande maggioranza del Consiglio”, commenta Ilaria Giovannetti, che nel suo intervento in aula aveva invitato il capogruppo del M5S, che aveva presentato una mozione sullo stesso argomento, a convergere su quella proposta dal Pd.

“Siamo stati spinti a presentare la nostra proposta – chiarisce Giovannetti – perché avremmo dovuto semplicemente votare contro una mozione del gruppo 5 Stelle dai contenuti assolutamente insufficienti e parziali, che non teneva conto di una storia e di una realtà complessa. La nostra posizione, tra l’altro, ha ricevuto il consenso di tanti cittadini e amministratori locali. Certo, attendiamo ancora oggi un piano industriale da parte dell’azienda – ha spiegato in aula la consigliera – ed è innegabile che il destino di Kme, con i suoi 600 lavoratori che da anni lottano per mantenere il proprio posto di lavoro, è fondamentale per il tessuto socio-economico della Valle del Serchio. Per questo è bene, una volta che il piano sarà presentato, che la Regione sia pronta a fare la sua parte, esprimendo anche la posizione del Consiglio regionale che punta a raggiungere un nuovo equilibrio tra le esigenze occupazionali e quelle ambientali”.
I contenuti della mozione sono stati presentati in aula da Stefano Baccelli che dopo aver accennato alle ultime tappe della vicenda si è soffermato sugli aspetti legati al delicato rapporto tra problematiche legate all’ambiente e alla salute e quelle delle ipotesi di sviluppo dell’azienda.
“L’ipotesi di realizzare un pirogassificatore – ha spiegato Baccelli – ha chiaramente suscitato un dibattito e un’attenzione molto alta sul territorio. E’ chiaro che l’obiettivo per noi rimane quello della salvaguardia di questa realtà produttiva che è un presidio occupazionale fondamentale del nostro territorio sia in termini di dipendenti diretti che di indotto ma senza fare sconti sulle esigenze di salute dei cittadini. Del resto l’amministrazione comunale di Barga ha deciso giustamente assieme alla Regione Toscana di installare una centralina Arpat e di richiedere ad Ars ed Asl un approfondimento degli studi sulla salute della popolazione in modo tale da consentire un monitoraggio costante della qualità ambientale del territorio e della qualità della vita dei cittadini. Attendiamo il nuovo piano di rilancio industriale e valuteremo nell’ottica di un miglioramento complessivo della qualità ambientale che deve poter andare di pari passo col mantenimento dei posti di lavoro. Ringrazio in particolare i rappresentanti dei gruppi consiliari di opposizione che hanno sottoscritto ed approvato la nostra mozione, è un fatto straordinario da sottolineare con forza che ci siamo ritrovati uniti su questi obiettivi: coniugare la tutela occupazionale e quindi il rilancio dell’azienda con gli imprescindibili valori della salute dei cittadini e dei miglioramento della qualità ambientale complessiva del territorio”.

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