Borgo, ok l’alternanza scuola-lavoro all’Iti foto

Oggi (15 febbraio) si è concluso, tramite un incontro pubblico all’Isi di Barga, il progetto Fa.bene.chi.sa. Un progetto dell’istituto tecnico tecnologico Ferrari di Borgo a Mozzano, in partenariato con Kedrion spa, fondazione Campus, agenzia formativa Per-corso, finanziato dal programma operativo regionale per il miglioramento dell’offerta formativa nel settore chimico-farmaceutico.

 

La mattinata conclusiva ha visto l’intervento della professoressa Catia Gonnella, la professoressa Silvia Nannizzi, Danilo Medica di Kedrion, Federico Tognoni della fondazione Campus e Paola Fazzi dell’agenzia Per-corso. Fa.bene.chi.sa. è uno dei progetti ammessi a finanziamento dal programma operativo regionale su fondo sociale europeo per un totale di 90mila euro. Fa.bene.chi.sa. è l’acronimo di farmacia benessere chimica salute, una delle filiere produttive ritenute strategiche dalla regione Toscana e quindi oggetto di intervento con la finalità di favorire la crescita e l’occupazione attraverso il finanziamento di progetti qualificanti per il miglioramento dell’offerta formativa. La scuola è chiamata a passare da un sistema scuola centrico a un sistema policentrico nel quale l’interazione tra scuola, mondo del lavoro e territorio risulta essere strategica per l’efficacia dell’azione di insegnamento-apprendimento. La scuola promuove un’azione di formazione efficace quando: contrasta la dispersione scolastica, diploma tecnici competenti e qualificati per rispondere al fabbisogno formativo delle aziende del territorio, inserisce in percorse di formazione tecnica superiore e/o universitaria diplomati con una solida base culturale. In Italia il deficit annuo di tecnici intermedi supera le 100mila unità. La mancata possibilità per le aziende di trovare sul mercato del lavoro le professionalità tecniche di cui necessitano accresce la debolezza italiana nella competitività internazionale. Lo sviluppo della formazione tecnica è un fattore dunque che influenza, in modo significativo e misurabile, la crescita economica e sociale del paese. La scuola ha cercato di colmare questo gap tra scuola e mondo del lavoro attraverso il riordino del secondo ciclo di istruzione, con i percorsi I&fp nei professionali, con l’istituzione degli Its (istruzione tecnica superiore) e la realizzazione di Ifts (istruzione e formazione tecnica superiore) e con i poli tecnico professionali di cui anche noi facciamo parte.
“Oggi siamo arrivati alla conclusione di un progetto importante – le parole di Roberta Motroni, vicesindaco di Borgo a Mozzano -. Un bando regionale che è stato un vero e proprio successo, sia dal punto di vista dei fondi ricevuti che per le novità portate. Un percorso di un anno, che è stato un ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Oggi ero presente ricoprendo una doppia veste – conclude Roberta Motroni -quella di vicesindaco di Borgo a Mozzano e quella di insegnante. Non posso che manifestare una grande soddisfazione per il successo del progetto di una grande eccellenza del nostro territorio”.
“Stamattina si è svolta la manifestazione conclusiva del progetto Fa.bene.chi.sa. – le parole di Silvia Nannizzi, referente del progetto -. Un’iniziativa per far parlare la scuola con le aziende, che spesso camminano su binari che non funzionano. Ma gli interessi sono comuni, è giusto un confronto. Un dialogo già avviato dalla nostra scuola tramite tavoli con le aziende. Il ruolo della scuola è quello di creare figure di successo professionale e umano. I risultati del progetto si vedranno a lungo termine, ma abbiamo avviato il percorso e il dialogo. Questo rappresenta uno stimolo per i ragazzi, che sono rimasti molto soddisfatti del progetto, affrontandolo con impegno e responsabilità. Abbiamo proiettato i ragazzi verso il futuro, sono soddisfatta. Il progetto ha coinvolto tutti i docenti dell’istituto, che hanno fatto un gran lavoro. Un team che ha fatto anche qualche sacrificio – termina Silvia Nannizzi -, il tutto per il bene dei ragazzi”.

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