
Una sala Suffredini gremita ha visto ieri (23 dicembre) la presentazione del libro Un partigiano sulla linea gotica – Il diario di Tasso. A presentare il volume di Antonio Cavani e Moreno Maffucci, edito da Tra le Righe Libri l’editore e giornalista Andrea Giannasi.
Una storia avvincente, quella raccontata nel libro, che ha appassionato il pubblico presente, numeroso e attento.
Antonio Cavani, nome di battaglia Tasso, entra nelle fila dei partigiani il 5 dicembre del 1944. Ha sedici anni ed è deciso a combattere per liberare la sua terra dai nazifascisti. Si aggrega al battaglione autonomo patrioti C guidato dal famoso Tenente Bertagni, che fa parte dell’undicesima zona comandata da Pippo Manrico Ducceschi dell’Eln (Esercito di Liberazione Nazionale). L’unità partigiana con gli alleati deve difendere le linee nel settore della Linea Gotica nella valle del Serchio tra Gallicano, Vergemoli, Trassilico, Verni, Fornovolasco. Antonio Cavani fu, il 20 aprile del 1945, uno dei primi patrioti ad entrare a Castelnuovo di Garfagnana – la sua città natale – completamente distrutta dai bombardamenti alleati e dalle distruzioni operate dai nazisti e dai fascisti in fuga. Con molti altri patrioti Tasso vive a fianco di brasiliani, statunitensi, inglesi, condividendo la fame, la paura, la morte. Non c’è dunque ideologia partitica tra le fila di queste formazioni, ma spirito di sacrificio patriottico, per un impegno teso a conquistare libertà e democrazia. Antonio Cavani con questo diario lascia un forte esempio di partecipazione e di scelta nel combattere per costruire una società migliore, più equa, giusta e soprattutto libera.