Kme, Uilm: “Pulper, servono indagini accurate”

Si è riunito oggi (27 novembre) il consiglio territoriale della Uilm area nord Toscana, tra vari punti all’ordine del giorno sono stati presi in esame i dati forniti da Kme Italy nella commissione economica congiunta del 24 novembre. Al coordinamento hanno partecipato i vertici aziendali e i coordinatori nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil della Kme Italy. E’ stato illustrato l’andamento dell’anno in corso e i piani industriali futuri del gruppo.

“Quello che sta per finire – è quannto è emerso è stato un anno molto importante; prima di tutto è servito a riconquistare credibilità sui mercati e con i clienti dopo l’incertezza degli ultimi anni durante i quali era stato dato l’annuncio di chiusura e la riconversione dello stabilimento. Fin dall’inizio dell’anno, mese dopo mese, si è vista una lenta ma costante crescita di ordini e volumi di produzione, che sono stati quasi sempre sopra il budget previsionale. A conferma di questa lenta e graduale ripresa le presenze giornaliere sono notevolmente aumentate di conseguenza l’utilizzo dei contratti di solidarietà è calato rispetto all’anno precedente ma, soprattutto, dopo anni di sacrifici e rinunce i lavoratori riprenderanno a maturare una piccola parte di premio di risultato; questo a significare che gli accordi firmati a giugno e ottobre 2016 hanno portato lo stabilimento nella giusta direzione (non dimentichiamo che nel 2013 con un accordo sindacale molto sofferto i lavoratori avevano rinunciato a tutta la parte variabile del salario)”. “Nonostante questi buoni risultati – prosegue la nota Uil – permane una forte preoccupazione perché i volumi attuali e quelli previsti a budget nel 2018 non saranno sufficienti a garantire la piena occupazione nello stabilimento quindi siamo chiamati ad incalzare l’azienda perché ricerchi tutte le soluzioni possibili. La data di scadenza degli ammortizzatori sociali (settembre 2018) è vicina. Per noi quella resta la data di riferimento e ci batteremo perché ogni lavoratore abbia il proprio posto di lavoro e la propria mansione così come previsto negli accordi sindacali siglati. Ci vogliono soluzioni e idee per riportare tonnellate di produzione e riacquistare competitività, acquisire nuovi clienti e esplorare nuovi mercati”. “Sicuramente una delle soluzioni per raggiungere questi traguardi – conclude la nota – è quella di arrivare a produrre in proprio energia elettrica da utilizzare per il fabbisogno della fabbrica. Questo sarebbe di fondamentale importanza perché servirebbe a ridurre notevolmente i costi fissi e ad andare sui mercati di tutta Europa a prezzi molto competitivi, aiuterebbe a conquistare fette di mercato interno e ad acquisire nuovi mercati in cui oggi Kme non riesce ad entrare per i prezzi non competitivi. La scelta individuata dall’azienda di produrre energia istallando un pirogassificatore per lo smaltimento degli scarti di cartiera (pulper) verrà presentata a Cgil, Cisl e Uil l’1 dicembre insieme al progetto sul nuovo centro ricerche”.
“Dopo l’incontro avremo idee più chiare – conclude il sindacato – Come Uil, non diciamo no a prescindere ma vogliamo che sia fatta un indagine approfondita, da parte di organi competenti. In seguito verrà comunicata la nostra posizione tenendo conto del lavoro e dei lavoratori ma allo stesso modo consapevoli dell’importanza della salute dei cittadini”

 

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