I luoghi abbandonati di Bettolla a ‘La bella estate’

Sarà un incontro tutto al femminile quello che chiuderà la rassegna La bella estate venerdì (25 agosto) alle 18 Castelnuovo Garfagnana, con Maggy Bettolla, autrice di Luoghi abbandonati. Tra paesi fantasma, chiese, castelli e archeologia industriale dell’Alta Toscana, Alba Donati, curatrice della rassegna e autrice di La repubblica contadina e Idillio con cagnolino, e Francesca Pacini Fazzi, direttrice della casa editrice Maria Pacini Fazzi. L’incontro previsto con Marco Tardelli invece non è stato confermato, come già annunciato, a causa di importanti impegni familiari.

La Garfagnana povera e eroica di Viani, quella materna di Pascoli, o quella riottosa di Ariosto? Quali sono i tratti di questo lembo di terra che va dall’Appennino alle Apuane che tanto bene hanno dipinto i Magri, i Santini, i Bertoncini? Ce ne parla Maggy Bettolla che ha scritto un libro dal titolo Luoghi abbandonati tra paesi fantasma, chiese, castelli e archeologia industriale dell’Alta Toscana che accompagna tra i luoghi abbandonati della Garfagnana, luoghi fiabeschi tra casolari, macine e ruderi corrosi dal tempo. Maggy cerca e visita luoghi abbandonati da quando era bambina, e ad oggi ne ha esplorati più di 600, fotografandoli e spesso raccontando le leggende ad essi connesse.
Ne parla Alba Donati, poetessa, che dal suo primo libro La repubblica contadina all’ultimo Idillio con cagnolino si confronta con un amore quasi ossessivo per questo luogo. Come ebbe a scrivere Roberto Carifi su La Repubblica, Alba ‘possiede la cifra infrequente di una parola lirica, epica e proletaria, capace di evocare la sua Garfagnana aspra e luminosa, la sua repubblica dove un antico legame di pietà e di amore, ma anche di resistenza e di lotta, tiene insieme oscure esistenze’. Ce ne parla Francesca Pacini Fazzi, direttrice della casa editrice Maria Pacini Fazzi nata a Lucca nel 1966, che da sempre ha dedicato alla Garfagnana e ai suoi vari aspetti un’attenzione elevata.
Maggy Bettolla (La Spezia 1988) Dopo aver gestito per molti anni uno dei siti internet più importanti del settore e essere stata contattata più volte dai media per parlare dell’argomento dell’abbandono edilizio, ha aperto nel 2014 il suo sito www.desertislocis.com dove pubblica il materiale che raccoglie nelle esplorazioni dell’abbandono e quello di altri amici. Ha pubblicato nel dicembre 2015 un libro intitolato Luoghi Abbandonati tra borghi, castelli e antiche dimore della provincia spezzina dove ha inserito anche quasi 200 foto oltre ai suoi testi. Nell’ottobre 2016 è uscito il suo secondo libro intitolato Luoghi abbandonati tra paesi fantasma, chiese, castelli e archeologia industriale dell’Alta Toscana.
Alba Donati vive tra Firenze e Lucignana. E’ poetessa e critica letteraria. Dal 2016 è presidente del Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux. Ha esordito su Poesia, nel 1993, nella rubrica di Milo De Angelis I poeti di trent’anni. Ha lavorato per Rai 3 e Rai Radio Tre ed ha tenuto per molto tempo rubriche di poesia su vari quotidiani. Ha pubblicato: La Repubblica contadina (City Lights, 1997, Premio Mondello Opera Prima e Premio Sibilla Aleramo); Non in mio nome (Marietti, 2004, Premio Diego Valeri, Premio Carducci, Premio Pasolini, Premio Cassola); Idillio con cagnolino (Fazi, 2013, Premio Lerici-Pea, Premio Dessì, Premio Ceppo). Sue poesie sono state tradotte dalla Triquarterly Review della Northwestern University of Chicago e il Canto per la distruzione di Beslan è stato tradotto dal Department of French and Italian, University of Arizona. Ha tradotto con Fausta Garavini le poesie di Michel Houellebecq Configurazioni dell’ultima riva (Bompiani, 2015). Ha curato Poeti e scrittori contro la pena di morte (Le Lettere, 2001) e, insieme a Paolo Fabrizio Iacuzzi, Il Dizionario della libertà con scritti di Todorov, Savater, Cordelli, Pamuk, Yeoshua, Bauman, T.B. Jelloun e altri (Passigli Editori, 2002).
Francesca Fazzi, comproprietaria con la madre Maria della casa editrice, inizia la propria attività subito dopo la Laurea in Lettere conseguita nel 1987. Nascono in questi primi anni per sua iniziativa prestigiose collaborazioni con Università ed Istituzioni Culturali (Università di Pisa; Scuola Normale Superiore; Dams di Torino; Università di Trento; Fondazione Primo Conti) con le quali sono nati volumi e Collane ancora attive. La Pacini Fazzi editore inaugura la propria attività il 15 gennaio 1966 grazie a Maria Pacini Fazzi. Nella prima metà degli anni ’70 all’edizione di saggi e romanzi strettamente legati all’allora emergente Premio Viareggio e alla figura del suo fondatore Leònida Repaci, si affianca l’ampia valorizzazione e rivalutazione del patrimonio culturale, storico e artistico locale. In occasione del 50esimo di fondazione della casa editrice è stata inaugurata la collana Italiane. Donne che hanno lasciato impronte, diretta da Nadia Verdile e dedicata alle donne che hanno fatto grande l’Italia.

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