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Purificazione dell’aria e lotta ai virus, la Regione approva gli indirizzi tecnici

Un lavoro realizzato con la collaborazione dell'Ordine degli ingegneri e i dipartimenti di prevenzione della Asl

La Regione Toscana ha approvato le linee di indirizzo per la gestione e la progettazione degli impianti di purificazione e sterilizzazione dell’aria per la prevenzione del contagio da virus e batteri. Il documento è stato approvato dalla giunta nella seduta di ieri (28 marzo) in seguito a proposta di delibera dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.

Si tratta di un documento tecnico (frutto della stretta collaborazione tra la Regione Toscana e la Federazione regionale degli Ordini degli ingegneri, con il supporto dell’Università di Pisa e dei dipartimenti di prevenzione delle Asl), che fa chiarezza sulle corrette modalità di gestione e progettazione degli impianti di purificazione e sterilizzazione dell’aria per la prevenzione del contagio da agenti patogeni sia nei luoghi di lavoro che negli ambienti di vita, con particolare attenzione a settori come scuola, commercio, turismo, ristorazione,  spettacolo come cinema e teatri, musei, strutture sanitarie, uffici di interesse pubblico, banche e altro ancora, in cui è maggiore la necessità di  garantire le condizioni di sicurezza, vista l’elevata fruizione da parte dei cittadini.

Il documento, illustrato anche nell’ambito del comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro, intende fornire, dunque, indicazioni, chiare e precise, su quali siano le migliori soluzioni tecniche a chi ha la responsabilità della progettazione e gestione degli impianti, in modo che la purificazione dell’aria possa integrarsi in modo sinergico con le altre misure di contenimento della diffusione del Covid-19 o di altri agenti patogeni, per garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività.

A riguardo, la Regione avvierà, inoltre, un’attività formativa per la diffusione dei contenuti del documento e tavoli di confronto con i soggetti istituzionali, responsabili della gestione degli impianti pubblici, anche per supportare adeguatamente le future scelte progettuali.

“Negli ultimi due anni di pandemia da Covid-19, uno dei principali argomenti di studio e  dibattito, sono state le procedure di igienizzazione e sanificazione delle superfici e degli ambienti, nella consapevolezza che fossero tra le principali armi per combattere il virus, insieme all’utilizzo della mascherina e al distanziamento interpersonale. L’emergenza pandemica – dice Bezzini – ha messo in primo piano, fra l’altro, il ruolo degli impianti di areazione nel controllo del rischio di diffusione di agenti patogeni, evidenziando la necessità di porre attenzione alle procedure di conduzione degli impianti a servizio degli ambienti di  vita e dei luoghi di lavoro”.

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